La ricerca si propone di indagare il ruolo fondativo di Virginia Gangemi nello sviluppo della disciplina della Tecnologia dell’Architettura e della Progettazione Ambientale presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, evidenziandone il carattere di forte sperimentalità nel contesto di un più ampio progetto accademico di costituzione degli Istituti di Tecnologia in Italia. A cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, la pubblicazione di testi quali “Silent Spring” (Carson, 1967) e, soprattutto, il rapporto “The limit of growth” (Club di Roma, 1972) sollecita la comunità internazionale ad una riflessione sulle emergenti questioni ambientali dando, così, la spinta alla nascita di una coscienza ecologica. Il contesto italiano, da parte sua, ne raccoglie gli impulsi intensificando un dibattito – avviato già negli anni del boom economico – riguardante la tutela del paesaggio nazionale e che vede come protagonisti personaggi quali Roberto Pane, nello specifico contesto accademico napoletano. È questo il quadro in cui si situano le ricerche di Virginia Gangemi e del suo gruppo di collaboratori – composto, in primis, da Gabriella Caterina. Gli studi condotti – sintomatici di una profonda consapevolezza di problematiche quali il consumo delle risorse e la crisi energetica globale – aprono ad un nuovo tipo di relazione tra architettura e ambiente, con l’obiettivo di sviluppare una “tecnologia appropriata” rispettosa sia degli equilibri ecologici che della cultura del luogo in cui si opera. Il corpus teorico e progettuale sviluppato dalle due docenti in seno all’Istituto di Tecnologia a Napoli pone, così, le basi per la nascita di una coscienza ecologica nel panorama delle università italiane. A partire dallo studio del materiale didattico conservato presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dei numerosi testi redatti da Virginia Gangemi e dal suo gruppo di ricerca e attraverso le testimonianze dirette delle protagoniste di questa stagione, la ricerca vuole ricostruire il suo ruolo nella costruzione della Tecnologia dell’Architettura, ponendo il lavoro e le riflessioni che ne sono scaturite in continuità con i coevi cambiamenti epocali.

Virginia Gangemi: alle radici del pensiero ecologico / Ulbar, Martina - In: Donne e progetto. Figure dell'architettura e del design nell'Italia contemporanea / Tantillo C., Scuderi L.A., Gervasio S., Lo Re M.. - STAMPA. - Macerata : Quodlibet, 2025. - ISBN 978-88-229-2338-7. - pp. 81-86

Virginia Gangemi: alle radici del pensiero ecologico

Martina Ulbar
2025

Abstract

La ricerca si propone di indagare il ruolo fondativo di Virginia Gangemi nello sviluppo della disciplina della Tecnologia dell’Architettura e della Progettazione Ambientale presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, evidenziandone il carattere di forte sperimentalità nel contesto di un più ampio progetto accademico di costituzione degli Istituti di Tecnologia in Italia. A cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, la pubblicazione di testi quali “Silent Spring” (Carson, 1967) e, soprattutto, il rapporto “The limit of growth” (Club di Roma, 1972) sollecita la comunità internazionale ad una riflessione sulle emergenti questioni ambientali dando, così, la spinta alla nascita di una coscienza ecologica. Il contesto italiano, da parte sua, ne raccoglie gli impulsi intensificando un dibattito – avviato già negli anni del boom economico – riguardante la tutela del paesaggio nazionale e che vede come protagonisti personaggi quali Roberto Pane, nello specifico contesto accademico napoletano. È questo il quadro in cui si situano le ricerche di Virginia Gangemi e del suo gruppo di collaboratori – composto, in primis, da Gabriella Caterina. Gli studi condotti – sintomatici di una profonda consapevolezza di problematiche quali il consumo delle risorse e la crisi energetica globale – aprono ad un nuovo tipo di relazione tra architettura e ambiente, con l’obiettivo di sviluppare una “tecnologia appropriata” rispettosa sia degli equilibri ecologici che della cultura del luogo in cui si opera. Il corpus teorico e progettuale sviluppato dalle due docenti in seno all’Istituto di Tecnologia a Napoli pone, così, le basi per la nascita di una coscienza ecologica nel panorama delle università italiane. A partire dallo studio del materiale didattico conservato presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dei numerosi testi redatti da Virginia Gangemi e dal suo gruppo di ricerca e attraverso le testimonianze dirette delle protagoniste di questa stagione, la ricerca vuole ricostruire il suo ruolo nella costruzione della Tecnologia dell’Architettura, ponendo il lavoro e le riflessioni che ne sono scaturite in continuità con i coevi cambiamenti epocali.
2025
978-88-229-2338-7
Donne e progetto. Figure dell'architettura e del design nell'Italia contemporanea
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/3005131