Tra gli anni Sessanta e Ottanta, il rapporto tra architettura e città in Italia fu segnato da una profonda trasformazione del ruolo urbanizzante del progetto edilizio. Fu un processo, al tempo stesso teorico e progettuale, che scaturì dal dibattito sulla grande dimensione insediativa e si orientò progressivamente verso una maggiore attenzione alla qualità dell’ambiente urbano e naturale. Forme di città nuova analizza questa transizione concentrandosi su una città in particolare: Napoli. Attraverso fonti in parte inedite e la ricostruzione di due momenti emblematici (un concorso del 1965 e un programma statale degli anni Ottanta), la città è osservata come un laboratorio nazionale per la definizione di nuove forme di urbanità, costruite o anche solo immaginate. Il volume non intende ricostruire una vicenda locale, ma colloca l’esperienza napoletana in una cornice storiografica più ampia, in dialogo con le sperimentazioni internazionali dell’urban design. In questo quadro, la storia dell’housing emerge come una chiave interpretativa essenziale per comprendere i modelli urbanistici promossi in Italia a partire dal boom edilizio fino alla crisi dell’intervento pubblico. A partire dall’applicazione della legge 167 per l’edilizia economica e popolare, la storia di Napoli diventa uno spazio per riflettere su una serie di vicende e protagonisti al centro della cultura architettonica italiana del secondo Novecento: dal ruolo degli strumenti normativi nella pianificazione urbana alla relazione tra burocrazia, architetti e progetto.
Forme di città nuova. Napoli nella storia italiana dell’urban design dalla legge 167 agli anni Ottanta / Riviezzo, Aurora. - STAMPA. - (2025).
Forme di città nuova. Napoli nella storia italiana dell’urban design dalla legge 167 agli anni Ottanta
Riviezzo, Aurora
2025
Abstract
Tra gli anni Sessanta e Ottanta, il rapporto tra architettura e città in Italia fu segnato da una profonda trasformazione del ruolo urbanizzante del progetto edilizio. Fu un processo, al tempo stesso teorico e progettuale, che scaturì dal dibattito sulla grande dimensione insediativa e si orientò progressivamente verso una maggiore attenzione alla qualità dell’ambiente urbano e naturale. Forme di città nuova analizza questa transizione concentrandosi su una città in particolare: Napoli. Attraverso fonti in parte inedite e la ricostruzione di due momenti emblematici (un concorso del 1965 e un programma statale degli anni Ottanta), la città è osservata come un laboratorio nazionale per la definizione di nuove forme di urbanità, costruite o anche solo immaginate. Il volume non intende ricostruire una vicenda locale, ma colloca l’esperienza napoletana in una cornice storiografica più ampia, in dialogo con le sperimentazioni internazionali dell’urban design. In questo quadro, la storia dell’housing emerge come una chiave interpretativa essenziale per comprendere i modelli urbanistici promossi in Italia a partire dal boom edilizio fino alla crisi dell’intervento pubblico. A partire dall’applicazione della legge 167 per l’edilizia economica e popolare, la storia di Napoli diventa uno spazio per riflettere su una serie di vicende e protagonisti al centro della cultura architettonica italiana del secondo Novecento: dal ruolo degli strumenti normativi nella pianificazione urbana alla relazione tra burocrazia, architetti e progetto.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/3004930
