Il lavoro qui presentato si inserisce all’interno di uno studio più ampio riguardante la produzione architettonica di Mario Botta (93 opere dal 1959 al 2017) e incentrato sull’individuazione delle matrici geometriche generative delle sue architetture. Analizzando l’intera produzione architettonica di Botta si possono individuare operazioni geometriche ricorrenti che la rendono particolarmente interessante a livello didattico e di ricerca per il settore disciplinare della rappresentazione. Per rendere maggiormente accessibili questi contenuti si è proceduto con la definizione di un workflow basato sul ridisegno, la modellazione tridimensionale, la realizzazione di modelli fisici stampati 3D, successivamente ‘aumentati’ sovrapponendo reale-virtuale con tecnologie AR. La modellazione digitale è stato il mezzo con cui il processo generativo delle forme architettoniche è stato esplicitato. Sviluppata in Rhinoceros e basata sui disegni disponibili sul sito dell’architetto, ha reso visibili le operazioni geometriche generatrici e trasformative del volume iniziale. A ciascuna di esse è stato dato un colore identificativo: unioni booleane, sottrazioni booleane, giustapposizioni, taglio/sezione e trasformazione della sezione lungo una traiettoria, detta loft. Sono stati modellati dodici casi studio che hanno consentito di determinare correlazioni tra le operazioni geometriche e caratteri compositivi e funzionali. Nello specifico viene qui presentato il lavoro svolto sul Centro Cinque Continenti di Lugano (1986-1992) in cui le operazioni geometriche sono volte a stabilire un rapporto dialettico tra l’edificio e il contesto esterno. Il modello rappresentativo della configurazione finale, risultato delle operazioni di trasformazione, è poi stato stampato 3D con tecnica FDM in PLA. Infine, applicata alla maquette, è stata realizzata un’esperienza AR con Unity combinato con Vuforia Engine. L’intento dell’applicazione è quello di sovrapporre le informazioni sulle operazioni geometriche al modello fisico, adottando l’ancoraggio model target. L’esperienza risulta inoltre interattiva, grazie alla presenza di bottoni che consentono di attivare i modelli virtuali delle diverse fasi dell’iter generativo. Dal punto di vista dell’accessibilità, sebbene l’AR sia tipicamente vista come un’esperienza principalmente visiva, è possibile integrare informazioni audio per accompagnare l’esperienza aptica sul modello. L’obiettivo finale dell’articolo è quello di presentare un workflow che si inserisce nel continuum reale/virtuale (modellazione virtuale, fabbricazione digitale e realtà aumentata) che consente di esplicitare i processi geometrico-compositivi sottesi alle opere architettoniche di Mario Botta. In questo modo si rende possibile visualizzare e gestire un’architettura nelle tre dimensioni, esplorando le sue principali caratteristiche morfologiche e favorendo la comprensione funzionale, oltre che geometrica.
Modellazione, digital fabrication e AR: un workflow per rendere fruibili le architetture di Mario Botta e le loro matrici geometriche generative / Ronco, Francesca; Bertola, Giulia; Pupi, Enrico - In: eXploЯA - Virtual journeys to discover inaccessible heritages / Stilo F., Castiglione V., Cazzaro I., Ceracchi M., Natta F., Pileri M., Pizzonia L., Tomalini A., Tomasella N., Trivi M. B.. - ELETTRONICO. - Alghero : Publica Sharing Knowledge, 2024. - ISBN 9788899586492. - pp. 371-381
Modellazione, digital fabrication e AR: un workflow per rendere fruibili le architetture di Mario Botta e le loro matrici geometriche generative
Francesca Ronco;Giulia Bertola;Enrico Pupi
2024
Abstract
Il lavoro qui presentato si inserisce all’interno di uno studio più ampio riguardante la produzione architettonica di Mario Botta (93 opere dal 1959 al 2017) e incentrato sull’individuazione delle matrici geometriche generative delle sue architetture. Analizzando l’intera produzione architettonica di Botta si possono individuare operazioni geometriche ricorrenti che la rendono particolarmente interessante a livello didattico e di ricerca per il settore disciplinare della rappresentazione. Per rendere maggiormente accessibili questi contenuti si è proceduto con la definizione di un workflow basato sul ridisegno, la modellazione tridimensionale, la realizzazione di modelli fisici stampati 3D, successivamente ‘aumentati’ sovrapponendo reale-virtuale con tecnologie AR. La modellazione digitale è stato il mezzo con cui il processo generativo delle forme architettoniche è stato esplicitato. Sviluppata in Rhinoceros e basata sui disegni disponibili sul sito dell’architetto, ha reso visibili le operazioni geometriche generatrici e trasformative del volume iniziale. A ciascuna di esse è stato dato un colore identificativo: unioni booleane, sottrazioni booleane, giustapposizioni, taglio/sezione e trasformazione della sezione lungo una traiettoria, detta loft. Sono stati modellati dodici casi studio che hanno consentito di determinare correlazioni tra le operazioni geometriche e caratteri compositivi e funzionali. Nello specifico viene qui presentato il lavoro svolto sul Centro Cinque Continenti di Lugano (1986-1992) in cui le operazioni geometriche sono volte a stabilire un rapporto dialettico tra l’edificio e il contesto esterno. Il modello rappresentativo della configurazione finale, risultato delle operazioni di trasformazione, è poi stato stampato 3D con tecnica FDM in PLA. Infine, applicata alla maquette, è stata realizzata un’esperienza AR con Unity combinato con Vuforia Engine. L’intento dell’applicazione è quello di sovrapporre le informazioni sulle operazioni geometriche al modello fisico, adottando l’ancoraggio model target. L’esperienza risulta inoltre interattiva, grazie alla presenza di bottoni che consentono di attivare i modelli virtuali delle diverse fasi dell’iter generativo. Dal punto di vista dell’accessibilità, sebbene l’AR sia tipicamente vista come un’esperienza principalmente visiva, è possibile integrare informazioni audio per accompagnare l’esperienza aptica sul modello. L’obiettivo finale dell’articolo è quello di presentare un workflow che si inserisce nel continuum reale/virtuale (modellazione virtuale, fabbricazione digitale e realtà aumentata) che consente di esplicitare i processi geometrico-compositivi sottesi alle opere architettoniche di Mario Botta. In questo modo si rende possibile visualizzare e gestire un’architettura nelle tre dimensioni, esplorando le sue principali caratteristiche morfologiche e favorendo la comprensione funzionale, oltre che geometrica.File | Dimensione | Formato | |
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