Il carcere è una casa abitata e vissuta per un arco temporale più o meno lungo, costituita tanto da luoghi collettivi e condivisi al chiuso e all’aperto, quanto da luoghi più privati, le celle. Il testo indaga dapprima la storia del carcere analizzando il rapporto tra l’istituzione sociale, il modello di detenzione, la forma architettonica e il luogo in cui l’edificio è collocato, per poi concentrarsi sull’Italia dove la tipologia edilizia è ancora pensata più per contenere che non per rieducare, disattendendo l’art. 27 c. 3 della Costituzione. L’ingresso dentro gli spazi confinati di alcuni istituti ha permesso di comprendere l’organizzazione spaziale dei diversi ambiti e le gerarchie che costituiscono un carcere, l’atmosfera che caratterizza gli spazi interni ed esterni della quotidianità dei detenuti e anche del personale, le relazioni fisiche e percettive all’interno e dall’interno verso l’esterno: tutto ciò con lo scopo di elaborare per alcuni ambienti criteri progettuali in grado di incidere sul miglioramento della qualità dell’abitare improntata a modelli di vita comunitaria che assomiglino a ciò che i detenuti si ritroveranno a vivere una volta tornati alla libertà.

ABITARE IL CARCERE. Gli spazi della quotidianità nella detenzione in Italia / Canepa, S.. - STAMPA. - 230:(2025), pp. 1-255.

ABITARE IL CARCERE. Gli spazi della quotidianità nella detenzione in Italia

S. Canepa
2025

Abstract

Il carcere è una casa abitata e vissuta per un arco temporale più o meno lungo, costituita tanto da luoghi collettivi e condivisi al chiuso e all’aperto, quanto da luoghi più privati, le celle. Il testo indaga dapprima la storia del carcere analizzando il rapporto tra l’istituzione sociale, il modello di detenzione, la forma architettonica e il luogo in cui l’edificio è collocato, per poi concentrarsi sull’Italia dove la tipologia edilizia è ancora pensata più per contenere che non per rieducare, disattendendo l’art. 27 c. 3 della Costituzione. L’ingresso dentro gli spazi confinati di alcuni istituti ha permesso di comprendere l’organizzazione spaziale dei diversi ambiti e le gerarchie che costituiscono un carcere, l’atmosfera che caratterizza gli spazi interni ed esterni della quotidianità dei detenuti e anche del personale, le relazioni fisiche e percettive all’interno e dall’interno verso l’esterno: tutto ciò con lo scopo di elaborare per alcuni ambienti criteri progettuali in grado di incidere sul miglioramento della qualità dell’abitare improntata a modelli di vita comunitaria che assomiglino a ciò che i detenuti si ritroveranno a vivere una volta tornati alla libertà.
2025
9791256440832
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/3001672