Declinare la resilienza nel governo del territorio è oggi questione aperta per le agende di attori sociali e istituzioni. Se da un lato, sulla spinta del Green Deal europeo (2019), possiamo cogliere il tentativo di mettere in coerenza in una strategia le azioni frammentate dei diversi attori per orientare il percorso di manutenzione e rigenerazione verso la transizione ecologica dei territori, dall’altro la fase attuale di cambiamento strutturale rimanda alla progettazione di radicali innovazioni negli approcci cognitivi a supporto dell’azione. Il dibattito internazionale che discute del paradigma della resilienza per l’azione torna a riflettere sulle teorie e sui metodi per orientare il processo di governo dei territori, declinando il concetto secondo una razionalità strategica che comprende approcci volti a favorire un processo di apprendimento, nel tentativo di innescare un cambiamento nelle politiche e nelle pratiche di istituzioni, organizzazioni, reti sociali. In questa logica, le dimensioni di vulnerabilità e adattamento si combinano l’una in funzione dell’altra, con l’obiettivo di mitigare le condizioni di rischio e migliorare la capacità di risposta dei territori. La resilienza è caratteristica intrinseca dell’evoluzione di un territorio ed è in quest’ottica che, tra tutte, la definizione di resilienza coevolutiva o trasformativa appare concetto generativo e promettente per innovare l’azione di comunità e istituzioni.
Dall'emergenza post-disastro all'adattamento. Conoscere la vulnerabilità per la resilienza trasformativa dei territori / Brunetta, Grazia - In: Il rischio ambientale. Prevenzione, comunicazione, gestione dell'emergenza / Mela A., Mugnano S.. - STAMPA. - Roma : Carocci editore Studi Superiori, 2025. - ISBN 9788829028191. - pp. 131-145
Dall'emergenza post-disastro all'adattamento. Conoscere la vulnerabilità per la resilienza trasformativa dei territori
Brunetta, Grazia
2025
Abstract
Declinare la resilienza nel governo del territorio è oggi questione aperta per le agende di attori sociali e istituzioni. Se da un lato, sulla spinta del Green Deal europeo (2019), possiamo cogliere il tentativo di mettere in coerenza in una strategia le azioni frammentate dei diversi attori per orientare il percorso di manutenzione e rigenerazione verso la transizione ecologica dei territori, dall’altro la fase attuale di cambiamento strutturale rimanda alla progettazione di radicali innovazioni negli approcci cognitivi a supporto dell’azione. Il dibattito internazionale che discute del paradigma della resilienza per l’azione torna a riflettere sulle teorie e sui metodi per orientare il processo di governo dei territori, declinando il concetto secondo una razionalità strategica che comprende approcci volti a favorire un processo di apprendimento, nel tentativo di innescare un cambiamento nelle politiche e nelle pratiche di istituzioni, organizzazioni, reti sociali. In questa logica, le dimensioni di vulnerabilità e adattamento si combinano l’una in funzione dell’altra, con l’obiettivo di mitigare le condizioni di rischio e migliorare la capacità di risposta dei territori. La resilienza è caratteristica intrinseca dell’evoluzione di un territorio ed è in quest’ottica che, tra tutte, la definizione di resilienza coevolutiva o trasformativa appare concetto generativo e promettente per innovare l’azione di comunità e istituzioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/3001437