L'Acropoli di Atene costituisce per il mondo occidentale l'atto fondativo della sua architettura, cioè della sua massima espressione sotto il profilo dell'identità culturale artistica. Confrontarsi con l'Acropoli di Atene e con il suo contesto significa soprattutto questo: porsi di fronte all'origine del mondo classico greco e poi romano-ellenistico. È un tema ricchissimo sotto il profilo del rapporto tra luogo e architettura e, allo stesso tempo, carico di attese per gli esiti delle proposte progettuali che devono necessariamente porsi come esemplari e consapevoli di essere declinate in uno dei siti-simbolo dell'umanità. Una grande responsabilità oggettiva dal punto di vista intellettuale, unita all'occasione unica di confronto con il senso stesso dell'architettura e della sua origine. La riqualificazione dell'Acropoli e delle sue adiacenze comprese nel perimetro della buffer zone UNESCO costituisce l'occasione per mettere ordine, o meglio, riunire ciò che è sparso, cercando di connettere elementi anche tra loro distanti nel tempo, che sono oggi evidenti ma che vivono in condizione discreta, senza cioè una relazione che, almeno topograficamente, è a loro sottesa.
RIUNIRE CIÒ CHE È SPARSO. DALL'INTUIZIONE SENSIBILE ALL'OPERA DELL'INGEGNO: LO SCACCHIERE E LE REGOLE DEL GIOCO / Caliari, PIER FEDERICO MAURO - In: PIRANESI PROX DE ROME ET D'ATHENES. PROGETTI PER L'ACROPOLI DI ATENE / PIER FEDERICO MAURO MARIA CALIARI, GRETA ALLEGRETTI. - STAMPA. - ROMA : ACCADEMIA ADRIANEA EDIZIONI, 2024. - ISBN 978-88-99013-15-8. - pp. 85-103
RIUNIRE CIÒ CHE È SPARSO. DALL'INTUIZIONE SENSIBILE ALL'OPERA DELL'INGEGNO: LO SCACCHIERE E LE REGOLE DEL GIOCO
PIER FEDERICO MAURO CALIARI
2024
Abstract
L'Acropoli di Atene costituisce per il mondo occidentale l'atto fondativo della sua architettura, cioè della sua massima espressione sotto il profilo dell'identità culturale artistica. Confrontarsi con l'Acropoli di Atene e con il suo contesto significa soprattutto questo: porsi di fronte all'origine del mondo classico greco e poi romano-ellenistico. È un tema ricchissimo sotto il profilo del rapporto tra luogo e architettura e, allo stesso tempo, carico di attese per gli esiti delle proposte progettuali che devono necessariamente porsi come esemplari e consapevoli di essere declinate in uno dei siti-simbolo dell'umanità. Una grande responsabilità oggettiva dal punto di vista intellettuale, unita all'occasione unica di confronto con il senso stesso dell'architettura e della sua origine. La riqualificazione dell'Acropoli e delle sue adiacenze comprese nel perimetro della buffer zone UNESCO costituisce l'occasione per mettere ordine, o meglio, riunire ciò che è sparso, cercando di connettere elementi anche tra loro distanti nel tempo, che sono oggi evidenti ma che vivono in condizione discreta, senza cioè una relazione che, almeno topograficamente, è a loro sottesa.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2995504