Sapere e potere. Forestieri, spie, ingegneri militari nella città del XVII secolo

In pochi chilometri quadrati, in pochi anni, addirittura in pochi mesi, si dipana una storia che vede tra i protagonisti alcuni forestieri, pedine in un gioco che dalla dimensione europea si riverbera nel nord della penisola italiana. Una spia, un ingegnere e una donna di potere si muovono in questo scenario tra geopolitica, territori contesi, potere ambito. Tre stranieri che agiscono in un territorio molto complicato, ognuno con le proprie competenze, in alcuni casi inconsuete: un frate che spia i lavori di potenziamento di mura e bastioni, una donna francese che regna sul ducato sabaudo e che sovrintende alle fortificazioni. L’ingegnere è in missione per Malta e deve incontrare i più importanti esperti militari al servizio di Francia e Spagna per chiedere pareri su alcuni progetti necessari a fronteggiare un temuto attacco. In alcuni casi si incontrano, in altri si «sfiorano»: l’ingegnere incontra la duchessa Cristina; la spia porta da Roma a Torino i messaggi di un cardinale troppo vicino ai francesi. Tutti e tre si muovono in una rete che unisce fazioni e interessi molto diversi. Tutti e tre si occupano di città, di fortificazioni: descrivono, spiano, decidono, progettano. Tutti e tre hanno lasciato testimonianze, una copiosa documentazione che oggi permette di studiare e approfondire la storia della città nel nord della penisola italiana nel XVII secolo.