Il fulcro della ricerca oggetto della tesi è il concorso internazionale di idee per il ponte di Messina del 1969. Negli ultimi anni l’evento internazionale è stato oggetto di ricerche in ambiti disciplinari come il disegno e la pianificazione del territorio ma non è mai stato al centro di un’indagine affrontata con gli strumenti metodologici della storia dell’architettura. L’arco temporale definito nella presente tesi si estende dal 1953 alla seconda metà degli anni Ottanta, quando erano ancora attivi sul tema i progettisti che avevano partecipato al concorso di idee e Riccardo Morandi, che aveva seguito sin dagli anni Cinquanta le vicende legate all’area dello Stretto, fornendo solo nel 1986 una propria soluzione per il ponte. I progetti presentati al concorso sono lo specchio di una realtà complessa, che emerge attraverso la selezione dei principali argomenti di dibattito in quegli anni: lo sviluppo della tecnica, la pianificazione urbanistica, le utopie megastrutturaliste. Per l’individuazione delle giuste chiavi di lettura, il lavoro si è mosso su due registri differenti: da un lato l’approfondimento verticale della vicenda del concorso, attraverso l’indagine su procedure amministrative, protagonisti, progetti; dall’altro la definizione di una cronologia e un quadro di eventi, cantieri e concorsi coevi per lavorare comparativamente sul caso studio oggetto della tesi. Il concorso di idee ha rappresentato un momento di svolta nella storia del ponte di Messina, inserendosi coerentemente nel dibattito sull’architettura e sull’urbanistica acceso in quegli anni e fornendo preziosi contributi che ancora oggi invitano a rileggere il tema nella sua complessità.
Il concorso internazionale di idee del 1969 per il ponte sullo Stretto di Messina: le premesse e i progetti / Caruso, Rosa Maria Marta. - (2023).
Il concorso internazionale di idee del 1969 per il ponte sullo Stretto di Messina: le premesse e i progetti
Caruso, Rosa Maria Marta
2023
Abstract
Il fulcro della ricerca oggetto della tesi è il concorso internazionale di idee per il ponte di Messina del 1969. Negli ultimi anni l’evento internazionale è stato oggetto di ricerche in ambiti disciplinari come il disegno e la pianificazione del territorio ma non è mai stato al centro di un’indagine affrontata con gli strumenti metodologici della storia dell’architettura. L’arco temporale definito nella presente tesi si estende dal 1953 alla seconda metà degli anni Ottanta, quando erano ancora attivi sul tema i progettisti che avevano partecipato al concorso di idee e Riccardo Morandi, che aveva seguito sin dagli anni Cinquanta le vicende legate all’area dello Stretto, fornendo solo nel 1986 una propria soluzione per il ponte. I progetti presentati al concorso sono lo specchio di una realtà complessa, che emerge attraverso la selezione dei principali argomenti di dibattito in quegli anni: lo sviluppo della tecnica, la pianificazione urbanistica, le utopie megastrutturaliste. Per l’individuazione delle giuste chiavi di lettura, il lavoro si è mosso su due registri differenti: da un lato l’approfondimento verticale della vicenda del concorso, attraverso l’indagine su procedure amministrative, protagonisti, progetti; dall’altro la definizione di una cronologia e un quadro di eventi, cantieri e concorsi coevi per lavorare comparativamente sul caso studio oggetto della tesi. Il concorso di idee ha rappresentato un momento di svolta nella storia del ponte di Messina, inserendosi coerentemente nel dibattito sull’architettura e sull’urbanistica acceso in quegli anni e fornendo preziosi contributi che ancora oggi invitano a rileggere il tema nella sua complessità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
1_TESI DOTTORATO_CARUSO.pdf
Open Access dal 30/09/2024
Descrizione: Tesi di dottorato
Tipologia:
Tesi di dottorato
Licenza:
PUBBLICO - Tutti i diritti riservati
Dimensione
26.44 MB
Formato
Adobe PDF
|
26.44 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11583/2989218