L’apertura della via Diagonale (attuale via Pietro Micca) tramite lo sventramento di oltre dieci isolati incastonati nella città più antica e degradata, è stata assunta dalla storiografia consolidata quale simbolo ed epitome delle attività di risanamento del corpo malato di Torino, allo scorcio del XIX secolo . L’esito monumentale, il calibro dei progettisti coinvolti, l’ubicazione baricentrica e l’importanza dei due poli messi in collegamento (piazza Castello e piazza Solferino), oltre che il vivace dibattito comunale hanno fatto sì che l’intervento della Diagonale abbia monopolizzato studi e riflessioni. Pare fuorviante e riduttivo analizzare dibattito e decisioni riconducendoli esclusivamente agli anni ottanta come in alcuni casi è stato fatto; le ragioni di quanto si dipana e si concretizza nell’ultimo decennio del secolo sono da cercarsi tempo addietro, in quella ventata ottimista e colma di aspettative che permea le sedute del consiglio comunale, ancora prima di conquistare il ruolo di capitale d’Italia: Torino vuole emulare metropoli internazionali nella ricerca del decoro e della modernità.
Igiene, viabilità ed estetica per la città antica. Torino, il risanamento del quartiere della Corona Grossa / Dameri, A. (BIBLIOTECA. PROBLEMI E METODI DI ARCHITETTURA). - In: Architettura dell'eclettismo. Architettura, città e salute: 1860-1914 / Mangone F., Santini S.. - STAMPA. - Napoli : Liguori, 2024. - ISBN 9788820770365. - pp. 187-221
Igiene, viabilità ed estetica per la città antica. Torino, il risanamento del quartiere della Corona Grossa
Dameri A.
2024
Abstract
L’apertura della via Diagonale (attuale via Pietro Micca) tramite lo sventramento di oltre dieci isolati incastonati nella città più antica e degradata, è stata assunta dalla storiografia consolidata quale simbolo ed epitome delle attività di risanamento del corpo malato di Torino, allo scorcio del XIX secolo . L’esito monumentale, il calibro dei progettisti coinvolti, l’ubicazione baricentrica e l’importanza dei due poli messi in collegamento (piazza Castello e piazza Solferino), oltre che il vivace dibattito comunale hanno fatto sì che l’intervento della Diagonale abbia monopolizzato studi e riflessioni. Pare fuorviante e riduttivo analizzare dibattito e decisioni riconducendoli esclusivamente agli anni ottanta come in alcuni casi è stato fatto; le ragioni di quanto si dipana e si concretizza nell’ultimo decennio del secolo sono da cercarsi tempo addietro, in quella ventata ottimista e colma di aspettative che permea le sedute del consiglio comunale, ancora prima di conquistare il ruolo di capitale d’Italia: Torino vuole emulare metropoli internazionali nella ricerca del decoro e della modernità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2987990