Figure professionali per l’infrastrutturazione delle «terre mauriziane» tra rivoluzione e Primo Impero: il caso di Lucedio

L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, noto ai suoi albori come Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro, in ragione della sua stessa origine che trae fondamento nella riunione tra i due ordini (cavalleresco e militare) della Sacra Milizia di San Maurizio e (assistenziale e ospedaliero) di San Lazzaro, basa storicamente il suo indubbio prestigio e la propria ricchezza su di un esteso sistema territoriale, la cui ossatura portante è rappresentata dalla organizzazione a base commendatizia. I processi di infrastrutturazione territoriale legati alle acque nel contesto dell’Ordine Mauriziano fanno luce su di uno sfruttamento organizzato, enfiteutico e denso di ripercussioni anche a carattere sociale. La gestione dell’imponente patrimonio mauriziano ha richiesto, sin da subito e nel corso della sua plurisecolare storia, un controllo attento in grado di garantire da un lato, secondo la nota logica enfiteutica che caratterizza la conduzione delle commende, una buona redditività agricola e, per altro verso, la manutenzione e l’efficienza delle strutture religiose e ospedaliere ottenute appoggiandosi a costanti ispezioni e alle competenze di una nutrita schiera di professionisti.