L’evoluzione dello scenario delle costruzioni verso organismi strutturali sempre più complessi e al limite delle capacità di resistenza dei materiali implica la necessità di conoscere il comportamento della struttura nel tempo e la storia delle sollecitazioni a cui è sottoposta. Variabili endogene ed esogene determinano delle manifestazioni di degrado che devono essere opportunamente trattate per incrementare la vita nominale residua e conservare i manufatti edilizi. Per le strutture esistenti, soprattutto di carattere storico e monumentale, si rendono quindi necessari interventi di adeguamento e miglioramento atti ad incrementare le performance dell’organismo edilizio. Una delle possibilità per perseguire suddetti obbiettivi consiste nell’impiego delle tecnologie FRP (Fiber Reinforced Polymers) e FRCM (Fiber Reinforced Cementious Matrix). Nella maggior parte dei casi, questi metodi vengono trattati dalle pubblicazioni con una maggiore attenzione all’aspetto di calcolo, mentre l’interfaccia con il mondo del cantiere avviene attraverso degli schemi semplificati di posa. Questa pubblicazione ambisce ad affrontare l’argomento senza considerare gli aspetti numerici, ma definendo un codice di rappresentazione degli strati funzionali suffragato da una definizione delle prescrizioni operative, dalla fase di preparazione fino ai controlli di accettazione. Le soluzioni verranno anche raffrontate secondo una serie di parametri qualitativi: non al fine di stilare una classifica, ma di creare una sorta di vademecum per tradurre un calcolo strutturale in una prescrizione operativa esaustiva ed operativa, rivolta ai diversi attori coinvolti in un intervento di adeguamento strutturale.
I materiali compositi: applicazioni tecniche e metodi per il recupero strutturale / Grazzini, Alessandro; Roffina, Paolo; Rivalta, Alessandra. - STAMPA. - 2:(2023), pp. 1-615.
I materiali compositi: applicazioni tecniche e metodi per il recupero strutturale
Alessandro Grazzini;
2023
Abstract
L’evoluzione dello scenario delle costruzioni verso organismi strutturali sempre più complessi e al limite delle capacità di resistenza dei materiali implica la necessità di conoscere il comportamento della struttura nel tempo e la storia delle sollecitazioni a cui è sottoposta. Variabili endogene ed esogene determinano delle manifestazioni di degrado che devono essere opportunamente trattate per incrementare la vita nominale residua e conservare i manufatti edilizi. Per le strutture esistenti, soprattutto di carattere storico e monumentale, si rendono quindi necessari interventi di adeguamento e miglioramento atti ad incrementare le performance dell’organismo edilizio. Una delle possibilità per perseguire suddetti obbiettivi consiste nell’impiego delle tecnologie FRP (Fiber Reinforced Polymers) e FRCM (Fiber Reinforced Cementious Matrix). Nella maggior parte dei casi, questi metodi vengono trattati dalle pubblicazioni con una maggiore attenzione all’aspetto di calcolo, mentre l’interfaccia con il mondo del cantiere avviene attraverso degli schemi semplificati di posa. Questa pubblicazione ambisce ad affrontare l’argomento senza considerare gli aspetti numerici, ma definendo un codice di rappresentazione degli strati funzionali suffragato da una definizione delle prescrizioni operative, dalla fase di preparazione fino ai controlli di accettazione. Le soluzioni verranno anche raffrontate secondo una serie di parametri qualitativi: non al fine di stilare una classifica, ma di creare una sorta di vademecum per tradurre un calcolo strutturale in una prescrizione operativa esaustiva ed operativa, rivolta ai diversi attori coinvolti in un intervento di adeguamento strutturale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2979208