Lo scalone d’onore assume nel palazzo barocco un ruolo nodale tra gli spazi dedicati al cerimoniale di ingresso e ricevimento: tale elemento, infatti, partecipa alla definizione di un nucleo progettuale fondamentale, generalmente risolto con grande impegno compositivo e scenografico unitario, definendosi come chiara individualità nella struttura dell’edificio. Lo scalone di palazzo Birago di Borgaro (edificio progettato da Filippo Juvarra e costruito a partire dal 1716) è assunto come caso studio significativo all’interno del panorama architettonico torinese. La metodologia impiegata per lo studio prevede il confronto dei dati desunti dal rilevamento digitale con le fonti trattatistiche e la manualistica ottocentesca, al fine di ripercorrere, grazie agli strumenti di modellazione digitale, il processo di ideazione formale in relazione alle tecniche costruttive adottate.
Lo scalone d’onore nell’architettura civile in età barocca a Torino. Il caso di palazzo Birago di Borgaro / Concepción López González, Maria; Spallone, Roberta; Vitali, Marco; Natta, Fabrizio; Pupi, Enrico - In: Scale e risalite nella Storia della Costruzione in età Moderna e Contemporanea / Burgassi V., Novelli F., Spila A.. - ELETTRONICO. - Torino : Politecnico di Torino, 2022. - ISBN 9788885745889. - pp. 265-284
Lo scalone d’onore nell’architettura civile in età barocca a Torino. Il caso di palazzo Birago di Borgaro
Roberta Spallone;Marco Vitali;Fabrizio Natta;Enrico Pupi
2022
Abstract
Lo scalone d’onore assume nel palazzo barocco un ruolo nodale tra gli spazi dedicati al cerimoniale di ingresso e ricevimento: tale elemento, infatti, partecipa alla definizione di un nucleo progettuale fondamentale, generalmente risolto con grande impegno compositivo e scenografico unitario, definendosi come chiara individualità nella struttura dell’edificio. Lo scalone di palazzo Birago di Borgaro (edificio progettato da Filippo Juvarra e costruito a partire dal 1716) è assunto come caso studio significativo all’interno del panorama architettonico torinese. La metodologia impiegata per lo studio prevede il confronto dei dati desunti dal rilevamento digitale con le fonti trattatistiche e la manualistica ottocentesca, al fine di ripercorrere, grazie agli strumenti di modellazione digitale, il processo di ideazione formale in relazione alle tecniche costruttive adottate.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2979022