Questo capitolo pone le basi sulle esigenze della mobilità urbana degli ultimi anni, incluso l’effetto COVID, per declinare le caratteristiche di un sistema urbano co-modale: in tale interpretazione, l’auto può mantenere il ruolo di collante della mobilità motorizzata ma occorre che sia assai meglio integrata con alternative modali a minore impatto, inteso sia come impiego di suolo pubblico, sia in termini di consumi energetici specifici (kWh/p·km), sia ancora d’impatto sull’ambiente (CO2/veicolo·km) nonché sulla sinistrosità; questo può avvenire grazie anche all’azione centralizzata d’un sistema di regolazione del traffico al passo con i tempi ed alla migrazione graduale verso veicoli stradali con emissioni locali basse o nulle, il cui ingresso in un perimetro urbano può essere tecnologicamente controllato mediante geofencing (mediante Galileo ed un DSRC). Di fatto si persegue una carbon neutrality, come livello di emissioni generate a livello locale, nel contesto urbano prescelto e virtualmente delimitato, pur salvaguardano la libertà di spostamento e di scelta modale in capo al singolo utente della viabilità urbana.
Integrazione dei servizi di mobilità offerti nella città co-modale: regolazione e supervisione dei flussi e dell’uso dei motori / Dalla Chiara, B.; Deflorio, F. - In: URBAN@IT - Ottavo rapporto sulle città, Mobilità & Città: verso una post-car city / Urban@it. Centro nazionale studi politiche urbane. - STAMPA. - Bologna : Il Mulino, 2023. - ISBN 9788815382764. - pp. 103-119
Integrazione dei servizi di mobilità offerti nella città co-modale: regolazione e supervisione dei flussi e dell’uso dei motori
Dalla Chiara B.;Deflorio F.
2023
Abstract
Questo capitolo pone le basi sulle esigenze della mobilità urbana degli ultimi anni, incluso l’effetto COVID, per declinare le caratteristiche di un sistema urbano co-modale: in tale interpretazione, l’auto può mantenere il ruolo di collante della mobilità motorizzata ma occorre che sia assai meglio integrata con alternative modali a minore impatto, inteso sia come impiego di suolo pubblico, sia in termini di consumi energetici specifici (kWh/p·km), sia ancora d’impatto sull’ambiente (CO2/veicolo·km) nonché sulla sinistrosità; questo può avvenire grazie anche all’azione centralizzata d’un sistema di regolazione del traffico al passo con i tempi ed alla migrazione graduale verso veicoli stradali con emissioni locali basse o nulle, il cui ingresso in un perimetro urbano può essere tecnologicamente controllato mediante geofencing (mediante Galileo ed un DSRC). Di fatto si persegue una carbon neutrality, come livello di emissioni generate a livello locale, nel contesto urbano prescelto e virtualmente delimitato, pur salvaguardano la libertà di spostamento e di scelta modale in capo al singolo utente della viabilità urbana.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2977579