Il concetto di resilienza, preso a prestito dalle scienze dei materiali, è intuitivo e semplice e forse per questo ha avuto successo in diversi campi. Siamo passati attraverso la diffusione della sostenibilità, abbiamo visto associare l’aggettivo smart a tutte le scale (dall’edificio alla città, al paesaggio) per puntare, alla fine, a un concetto più semplice ma forse anche più complesso come quello della resilienza. Affrontare situazioni dinamiche e rapidamente mutevoli nel tempo comporta sforzi e strategie che non hanno soluzioni predefinite ma diventano laboratori di sperimentazione, anche attraverso il recupero e la valorizzazione delle esperienze tradizionali che hanno dimostrato buona capacità di adattamento (resilienza) seppur a situazioni lentamente mutevoli. Il contributo si pone come obiettivo di approfondire la ri-costruzione di società resilienti che mettano al centro valori di inclusione sociale e di rispetto della persona e dell’ambiente, ricuciano le lacerazioni fra memoria e innovazione, operando secondo modalità sistemiche necessarie per governare la crescente complessità nella gestione dei mutamenti, recuperando le dimensioni del “prendersi cura” e dell’ascolto come basi per la costruzione di comunità attive, introducendo anche, con riferimento al territorio e alla città, il concetto di “sviluppo appropriato”.
Dalla sostenibilità allo sviluppo appropriato: strategie per la ri-costruzione di comunità resilienti / Bosia, Daniela - In: Comunità Resilienti: Best practice italiane - Catalogo del Padiglione Italia Comunita’ Resilienti alla Biennale Architettura 2021 / Alessandro Melis. - STAMPA. - Roma : D.Editore, 2022. - ISBN 9788894830705. - pp. 92-96
Dalla sostenibilità allo sviluppo appropriato: strategie per la ri-costruzione di comunità resilienti
Daniela Bosia
2022
Abstract
Il concetto di resilienza, preso a prestito dalle scienze dei materiali, è intuitivo e semplice e forse per questo ha avuto successo in diversi campi. Siamo passati attraverso la diffusione della sostenibilità, abbiamo visto associare l’aggettivo smart a tutte le scale (dall’edificio alla città, al paesaggio) per puntare, alla fine, a un concetto più semplice ma forse anche più complesso come quello della resilienza. Affrontare situazioni dinamiche e rapidamente mutevoli nel tempo comporta sforzi e strategie che non hanno soluzioni predefinite ma diventano laboratori di sperimentazione, anche attraverso il recupero e la valorizzazione delle esperienze tradizionali che hanno dimostrato buona capacità di adattamento (resilienza) seppur a situazioni lentamente mutevoli. Il contributo si pone come obiettivo di approfondire la ri-costruzione di società resilienti che mettano al centro valori di inclusione sociale e di rispetto della persona e dell’ambiente, ricuciano le lacerazioni fra memoria e innovazione, operando secondo modalità sistemiche necessarie per governare la crescente complessità nella gestione dei mutamenti, recuperando le dimensioni del “prendersi cura” e dell’ascolto come basi per la costruzione di comunità attive, introducendo anche, con riferimento al territorio e alla città, il concetto di “sviluppo appropriato”.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2976365