Tra lo Stato e la Città: «du surintendant, des Ingénieurs, et du contrôleur». Saperi tecnici negli anni di governo di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours (1675-1684)

"Les partis des bâtiments, et des fortifications se donnaient dans le conseil des finances, où les affaires tirons au longueur; la Régente établit un Conseil après, et créa un président pour en être le chef, qui serait assisté du surintendant des fortifi- cations, et bâtiments, des Ingénieurs, et du contrôleur des fabriques". Le parole con cui Joseph Delescheraine, in un manoscritto in onore di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, indica le figure professionali attive negli anni di governo della seconda Madama Reale sintetizzano bene i saperi tecnici che affiancano la Reggente nella costruzione del ducato sabaudo. Il contributo, ripercorrendo le vicende che interessano il Consiglio delle fabbriche e fortificazioni e spiegando le cariche che lo compongono, sottolinea il ruolo degli ingegneri ancora chiamati, come già Carlo di Castellamonte nella prima metà del secolo, a dirimere questioni tecniche e costruttive di particolare rilevanza. Incrociando fonti documentarie primarie perlopiù inedite che documentano dibattito e lavori tra Stato e Municipalità, emergono Amedeo di Castellamonte, Guarino Guarini, Roco Antonio Rubatti, Antonio Bertola, Giuseppe Rubatti, Michelangelo Garove e, "Primo architetto civile" nominato nel 1714, Filippo Juvarra. Ne deriva una lunga sequenza di incarichi e cantieri che, appoggiandosi a una nuova chiave di lettura, scrivono pagine che chiudono - è già stato detto - il Seicento architettonico, ponendo le basi per trasformare Torino, "metropoli" di età moderna, in capitale di un regno europeo.