Il “caleidoscopio”, in ambito narrativo, è una delle figure retoriche accostate all’entrelacement, tipo di narrazione in cui è presente un continuo intreccio di storie, riferito alla molteplicità di figure (immagini) che si possono scorgere in esso. L’entrelacement (letteralmente “a incastro”, interallacciamento) è una modalità di racconto che rende la narrazione continuamente sospesa e quindi ripresa in più storie legate tra loro e che si sviluppano in contemporanea. Il narratore guida un filo alla volta e poi li intreccia fra loro fino a comporre un quadro narrativo completo, ma che resta aperto ad altre possibili concatenazioni. Così è la città accessibile, intelligente, interallacciata di oggi, duplicata in materia, conoscenza e memoria digitali. Il narratore è di volta in volta studioso, amministratore, progettista, cittadino, spettatore, tutte queste cose insieme e altre ancora. Alla complessità urbana mediata dagli strumenti tradizionali, attraverso l’impiego di artifici grafici e rimandi incrociati di tipo statico, stanno dando sviluppo e respiro i modi odierni di supporto all’informazione, organizzata mediante rappresentazioni con diversi e articolati livelli di dettaglio e possibilità di interazione. Il diario del mondo che si sta costruendo - con misure, annotazioni, scatti fotografici - arricchisce i supporti grafici e offre la possibilità di operare su diversi piani informativi, sempre più numerosi e intricati, mantenendo dello spazio urbano la sua complessità all’interno di ambienti di consultazione in movimento e costantemente aggiornati. Livelli digitali si sovrappongono a ciò che possiamo naturalmente osservare.
Mappe “nd” che mostrano ciò che non si vede, per un’immaginazione del concreto - Sistemi informativi e prospettive future che già sono il presente | “nD” maps that show what cannot be seen, for an imagination of the concrete - Information systems and future perspectives that are already the present / Bocconcino, MAURIZIO MARCO - In: 3D BETHLEHEM Gestione e controllo della crescita urbana per lo sviluppo del patrimonio ed il miglioramento della vita nella città di Betlemme | Management and control of urban growth for the development of heritage and improvement of life in the city of Bethlehem / Sandro Parrinello. - STAMPA. - Firenze : EDIFIR FIRENZE, 2022. - ISBN 978-88-9280-096-0. - pp. 166-183
Mappe “nd” che mostrano ciò che non si vede, per un’immaginazione del concreto - Sistemi informativi e prospettive future che già sono il presente | “nD” maps that show what cannot be seen, for an imagination of the concrete - Information systems and future perspectives that are already the present
Bocconcino
2022
Abstract
Il “caleidoscopio”, in ambito narrativo, è una delle figure retoriche accostate all’entrelacement, tipo di narrazione in cui è presente un continuo intreccio di storie, riferito alla molteplicità di figure (immagini) che si possono scorgere in esso. L’entrelacement (letteralmente “a incastro”, interallacciamento) è una modalità di racconto che rende la narrazione continuamente sospesa e quindi ripresa in più storie legate tra loro e che si sviluppano in contemporanea. Il narratore guida un filo alla volta e poi li intreccia fra loro fino a comporre un quadro narrativo completo, ma che resta aperto ad altre possibili concatenazioni. Così è la città accessibile, intelligente, interallacciata di oggi, duplicata in materia, conoscenza e memoria digitali. Il narratore è di volta in volta studioso, amministratore, progettista, cittadino, spettatore, tutte queste cose insieme e altre ancora. Alla complessità urbana mediata dagli strumenti tradizionali, attraverso l’impiego di artifici grafici e rimandi incrociati di tipo statico, stanno dando sviluppo e respiro i modi odierni di supporto all’informazione, organizzata mediante rappresentazioni con diversi e articolati livelli di dettaglio e possibilità di interazione. Il diario del mondo che si sta costruendo - con misure, annotazioni, scatti fotografici - arricchisce i supporti grafici e offre la possibilità di operare su diversi piani informativi, sempre più numerosi e intricati, mantenendo dello spazio urbano la sua complessità all’interno di ambienti di consultazione in movimento e costantemente aggiornati. Livelli digitali si sovrappongono a ciò che possiamo naturalmente osservare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2968816