Il volume propone di osservare e descrivere il rapporto tra imprese e territorio nel contesto italiano come lente strategica per cogliere la ridefinizione dell’immaginario urbano contemporaneo e per delineare le possibilità e le condizioni del progetto oggi. Se, in passato, termini come città-fabbrica, distretto industriale, Terza Italia definivano questa relazione in modo unitario, interpretando la produzione come attore principale delle trasformazioni territoriali, oggi gli stessi concetti di fabbrica, produzione, attore economico sembrano aver assunto contorni frammentati e poco ascrivibili a un’unica narrazione. Al contempo, però, possiamo dire che l’impresa resta uno dei soggetti principali dello sviluppo urbano contemporaneo: è, ancora oggi, un “dispositivo” in grado di guidare, trasformare e controllare il fenomeno urbano entro una dimensione che è perlomeno spaziale, socio-economica, esistenziale, politica. In altre parole, si afferma che l’impresa “produce territorio”, con un “fare” progettuale che supera la dimensione produttiva e che riguarda essen- zialmente la costruzione dell’immaginario urbano e sociale della città. L’ipotesi è dunque che il modo di “fare produzione” della contemporaneità contenga tracce di un diverso immaginario, un immaginario in parte distante dall’importante eredità del passato, e in grado di costruire una nuova relazio- ne tra economia, territorio e spazio urbano-architettonico.

Nuovi Immaginari. L’impresa come dispositivo urbano / Cerruti But, Michele; Kercuku, Agim; Mattioli, Cristina; Setti, Giulia; Vassallo, Ianira. - In: QU3. - ISSN 2611-5646. - STAMPA. - 22:(2019), pp. 1-116.

Nuovi Immaginari. L’impresa come dispositivo urbano

Cerruti But, Michele;Kercuku, Agim;Vassallo, Ianira
2019

Abstract

Il volume propone di osservare e descrivere il rapporto tra imprese e territorio nel contesto italiano come lente strategica per cogliere la ridefinizione dell’immaginario urbano contemporaneo e per delineare le possibilità e le condizioni del progetto oggi. Se, in passato, termini come città-fabbrica, distretto industriale, Terza Italia definivano questa relazione in modo unitario, interpretando la produzione come attore principale delle trasformazioni territoriali, oggi gli stessi concetti di fabbrica, produzione, attore economico sembrano aver assunto contorni frammentati e poco ascrivibili a un’unica narrazione. Al contempo, però, possiamo dire che l’impresa resta uno dei soggetti principali dello sviluppo urbano contemporaneo: è, ancora oggi, un “dispositivo” in grado di guidare, trasformare e controllare il fenomeno urbano entro una dimensione che è perlomeno spaziale, socio-economica, esistenziale, politica. In altre parole, si afferma che l’impresa “produce territorio”, con un “fare” progettuale che supera la dimensione produttiva e che riguarda essen- zialmente la costruzione dell’immaginario urbano e sociale della città. L’ipotesi è dunque che il modo di “fare produzione” della contemporaneità contenga tracce di un diverso immaginario, un immaginario in parte distante dall’importante eredità del passato, e in grado di costruire una nuova relazio- ne tra economia, territorio e spazio urbano-architettonico.
2019
QU3
9788822906472
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2964953