Il potenziale geologico delle aree marine italiane è noto da tempo, ma parzialmente ancora inesplorato, soprattutto nelle zone acque profonde dei mari italiani Ionio, Canale di Sicilia e Balearico, a occidente dalle coste Sarde. Fin dal 1967, anno in cui è stata approvata la Legge 21 luglio 1967, n. 613 “Ricerca e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi nel mare territoriale e nella piattaforma continentale e modificazioni alla legge 11 gennaio 1957, n. 6, sulla ricerca e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi”, si è dato avvio ufficiale alle attività offshore fino alla batimetrica dei 200 metri di profondità, anche se solo i Decreti Ministeriali del 13 giugno 1975 e del 26 giugno 1981 hanno disposto l’apertura delle zone marine F e G, prevedendo al contempo la possibilità di svolgere tali operazioni anche nelle acque più profonde dell’Adriatico meridionale, dello Ionio e del Canale di Sicilia.
Le georisorse energetiche in Italia: confronto tra campi offshore e onshore ed evoluzioni nell’era della transizione energetica / Vico, Giuseppe; Zuppardi, Serena; Santocchi, Nicola; Grandi, Silvia - In: Il Mare - Terza edizione - Numero speciale del Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorseELETTRONICO. - Roma : Ministero dello Sviluppo Economico, 2020. - ISBN 978-88-943669-6-9. - pp. 22-31
Le georisorse energetiche in Italia: confronto tra campi offshore e onshore ed evoluzioni nell’era della transizione energetica
2020
Abstract
Il potenziale geologico delle aree marine italiane è noto da tempo, ma parzialmente ancora inesplorato, soprattutto nelle zone acque profonde dei mari italiani Ionio, Canale di Sicilia e Balearico, a occidente dalle coste Sarde. Fin dal 1967, anno in cui è stata approvata la Legge 21 luglio 1967, n. 613 “Ricerca e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi nel mare territoriale e nella piattaforma continentale e modificazioni alla legge 11 gennaio 1957, n. 6, sulla ricerca e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi”, si è dato avvio ufficiale alle attività offshore fino alla batimetrica dei 200 metri di profondità, anche se solo i Decreti Ministeriali del 13 giugno 1975 e del 26 giugno 1981 hanno disposto l’apertura delle zone marine F e G, prevedendo al contempo la possibilità di svolgere tali operazioni anche nelle acque più profonde dell’Adriatico meridionale, dello Ionio e del Canale di Sicilia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
BUIG-Il_Mare-Terza_edizione_GV.pdf
accesso aperto
Descrizione: Articolo
Tipologia:
2a Post-print versione editoriale / Version of Record
Licenza:
Creative commons
Dimensione
957.36 kB
Formato
Adobe PDF
|
957.36 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11583/2937492