Come gli uomini preistorici non solo abitavano nelle grotte, ma vi portavano il bestiame al sicuro, vi pregavano, le usavano come luogo di sepoltura, così oggi possiamo riconoscere una molteplicità di funzioni e popolazioni in tutti quegli spazi “sotto”: dai prestigiosi portici ottocenteschi progettati per le passeggiate reali, che accolgono di notte gli abitanti di strada, fino agli spazi di risulta creati da infrastrutture stradali e ferroviarie, che in alcune sorprendenti esperienze di rigenerazione urbana hanno ispirato collaborazioni tra artisti e comunità locali. In questo contributo l’obiettivo è di riflettere sulle diverse affordance che è possibile leggere in relazione a questi luoghi accessibili a tutti e perciò emblematici di un ritorno alla logica dei beni comuni. Chi è al centro della re-interpretazione di portici, sotto-cavalcavia eccetera? Dai responsabili pubblici ai migranti, passando per associazioni e gruppi informali, molti sono gli attori che li vedono come opportunità.
Portici e sotto-cavalcavia come beni comuni: rifugi naturali urbani e occasioni per rigenerare insieme la città / Ciaffi, D. - In: Enciclopedia Sociologica dei Luoghi / Nuvolati G.. - STAMPA. - Milano : Ledizioni srl, 2020. - ISBN 9788855263603. - pp. 239-262
Portici e sotto-cavalcavia come beni comuni: rifugi naturali urbani e occasioni per rigenerare insieme la città
Ciaffi D.
2020
Abstract
Come gli uomini preistorici non solo abitavano nelle grotte, ma vi portavano il bestiame al sicuro, vi pregavano, le usavano come luogo di sepoltura, così oggi possiamo riconoscere una molteplicità di funzioni e popolazioni in tutti quegli spazi “sotto”: dai prestigiosi portici ottocenteschi progettati per le passeggiate reali, che accolgono di notte gli abitanti di strada, fino agli spazi di risulta creati da infrastrutture stradali e ferroviarie, che in alcune sorprendenti esperienze di rigenerazione urbana hanno ispirato collaborazioni tra artisti e comunità locali. In questo contributo l’obiettivo è di riflettere sulle diverse affordance che è possibile leggere in relazione a questi luoghi accessibili a tutti e perciò emblematici di un ritorno alla logica dei beni comuni. Chi è al centro della re-interpretazione di portici, sotto-cavalcavia eccetera? Dai responsabili pubblici ai migranti, passando per associazioni e gruppi informali, molti sono gli attori che li vedono come opportunità.File | Dimensione | Formato | |
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