Attraverso la grande quantità di materiale documentario e di disegni conservati negli archivi delle corti di Torino e Parigi, riemerge la lunga stagione del giardino francese in Piemonte. Queste vicende, non nuove alla storiografia, sono qui affrontate a largo raggio, dal primo incarico a Jacques Gelin nel 1650 fino alla morte di Michel Benard nel 1773. I progetti di André Le Nôtre per il parco del castello di Racconigi e il giardino del Palazzo Reale di Torino, la sua probabile visita nel 1679, sono illuminati dall’analisi della corrispondenza diplomatica fra ambasciatori, inviati, agenti, ministri e il duca sabaudo. Dalle carte emerge il ruolo fondamentale di De Marne, collaboratore di Le Nôtre, nel tracciare le linee generali dei nuovi giardini di Venaria Reale, pur affidati alla direzione di Henri Duparc, membro di una famiglia di giardinieri attiva al castello di Saint Germain-en-Laye. Questi episodi esemplificano un rodato meccanismo di esportazione dei modelli francesi, diffusi attraverso l’invio di disegni, giardinieri e progettisti in tutta Europa. Una supremazia che prosegue nel 1739 con il conferimento della carica di Direttore al parigino Benard, artefice dei giardini delle residenze di Stupinigi, Moncalieri e Agliè. Un’attività che è prossima all’esaurirsi delle ragioni del giardino formale: alla scomparsa di Benard sono ormai maturi i nuovi orizzonti del paesaggio, anche se i giardini di Torino e Stupinigi recano ancora evidenti le tracce dell’impianto originario.
Il giardino francese alla corte di Torino. Da André Le Nôtre a Michel Benard, 1650-1773 / Cornaglia, P.. - STAMPA. - (2021), pp. 1-234.
Il giardino francese alla corte di Torino. Da André Le Nôtre a Michel Benard, 1650-1773
Cornaglia P.
2021
Abstract
Attraverso la grande quantità di materiale documentario e di disegni conservati negli archivi delle corti di Torino e Parigi, riemerge la lunga stagione del giardino francese in Piemonte. Queste vicende, non nuove alla storiografia, sono qui affrontate a largo raggio, dal primo incarico a Jacques Gelin nel 1650 fino alla morte di Michel Benard nel 1773. I progetti di André Le Nôtre per il parco del castello di Racconigi e il giardino del Palazzo Reale di Torino, la sua probabile visita nel 1679, sono illuminati dall’analisi della corrispondenza diplomatica fra ambasciatori, inviati, agenti, ministri e il duca sabaudo. Dalle carte emerge il ruolo fondamentale di De Marne, collaboratore di Le Nôtre, nel tracciare le linee generali dei nuovi giardini di Venaria Reale, pur affidati alla direzione di Henri Duparc, membro di una famiglia di giardinieri attiva al castello di Saint Germain-en-Laye. Questi episodi esemplificano un rodato meccanismo di esportazione dei modelli francesi, diffusi attraverso l’invio di disegni, giardinieri e progettisti in tutta Europa. Una supremazia che prosegue nel 1739 con il conferimento della carica di Direttore al parigino Benard, artefice dei giardini delle residenze di Stupinigi, Moncalieri e Agliè. Un’attività che è prossima all’esaurirsi delle ragioni del giardino formale: alla scomparsa di Benard sono ormai maturi i nuovi orizzonti del paesaggio, anche se i giardini di Torino e Stupinigi recano ancora evidenti le tracce dell’impianto originario.File | Dimensione | Formato | |
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