Con l’avvento della ‘città infinita’ e della globalizzazione dell’economia, le città, in tutte le loro declinazioni, perdono il ruolo territoriale tradizionale: non più modelli di un’organizzazione di tipo gravitazionale, ma nodi di una complessa rete di relazioni, che riguardano flussi di capitale, merci, persone e informazioni, a partire dai quali si struttura l’organizzazione della produzione, dello scambio e dell’innovazione. In questa dinamica, in cui si consuma progressivamente qualsiasi legame tra forma degli spazi e processi di produzione reale, segmenti sempre più ampi di popolazione vengono esclusi dal circuito della redistribuzione e le periferie informali e del disagio sociale sono cresciute esponenzialmente anche nelle capitali del mondo occidentale. All'interno di questa complessa fenomenologia, il libro - che pubblica come e-book la voce scritta per l'Enciclopedia Treccani nel 2020 - individua due possibilità di leggere, nei paesi occidentali (di cui si occupa, prevalentemente), il concetto di periferia/periferie: una riconducibile alla "città-territorio" in cui convivono tessuti e funzioni eterogenee (dai quartieri popolari all'abusivismo edilizio, dalle gated communities alle grandi placche produttive, commerciali, finanziarie, di servizio, etc); l'altra riassumibile nel drammatico disagio sociale, con crescenti diseguaglianze che investono territori urbanizzati centrali e non.
Periferia / Gregory, Paola. - ELETTRONICO. - (2021), pp. 1-40.
Periferia
Gregory, Paola
2021
Abstract
Con l’avvento della ‘città infinita’ e della globalizzazione dell’economia, le città, in tutte le loro declinazioni, perdono il ruolo territoriale tradizionale: non più modelli di un’organizzazione di tipo gravitazionale, ma nodi di una complessa rete di relazioni, che riguardano flussi di capitale, merci, persone e informazioni, a partire dai quali si struttura l’organizzazione della produzione, dello scambio e dell’innovazione. In questa dinamica, in cui si consuma progressivamente qualsiasi legame tra forma degli spazi e processi di produzione reale, segmenti sempre più ampi di popolazione vengono esclusi dal circuito della redistribuzione e le periferie informali e del disagio sociale sono cresciute esponenzialmente anche nelle capitali del mondo occidentale. All'interno di questa complessa fenomenologia, il libro - che pubblica come e-book la voce scritta per l'Enciclopedia Treccani nel 2020 - individua due possibilità di leggere, nei paesi occidentali (di cui si occupa, prevalentemente), il concetto di periferia/periferie: una riconducibile alla "città-territorio" in cui convivono tessuti e funzioni eterogenee (dai quartieri popolari all'abusivismo edilizio, dalle gated communities alle grandi placche produttive, commerciali, finanziarie, di servizio, etc); l'altra riassumibile nel drammatico disagio sociale, con crescenti diseguaglianze che investono territori urbanizzati centrali e non.File | Dimensione | Formato | |
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