Sebbene il rapporto tra narrazione e architettura sia già stato in parte indagato, è opportuno soffermarsi altresì sulla progettazione come atto linguistico. Se, infatti, allo statuto dell’arte architettonica hanno da sempre contribuito tanto l’immagine quanto il testo che l’accompagna, quest’ultimo oggi sembra ricoprire una posizione di minor rilievo. In relazione alla testualità, va dunque fatta una distinzione tra la definizione di linguaggio e quella di lingua, da intendersi specificatamente come linguaggio verbale. Ricostruire l’evoluzione della lingua dell’architettura, calandola nel proprio contesto sociale e storico culturale, è anzitutto un atto dovuto – poiché non si può analizzare l’una senza tener presente l’altro – e, in secondo luogo, un’operazione che consente di riacquisire una maggiore consapevolezza rispetto a un codice che, per essere trasmesso, non necessariamente deve sacrificare la sua specificità. Consapevolezza che, inoltre, può essere d’aiuto nel raccontare l’architettura al pubblico di oggi in modo più mirato e senza eccessive semplificazioni.

Narrazione, linguaggio, lingua e architettura / Lucarini, Costanza - In: Progetto, teoria, editoria. Modi di scrivere e di trasmettere la ricerca architettonica oggi / Vadini E.. - STAMPA. - Macerata, Italia : Quodlibet, 2021. - ISBN 978-88-229-0689-2. - pp. 73-75

Narrazione, linguaggio, lingua e architettura

Costanza Lucarini
2021

Abstract

Sebbene il rapporto tra narrazione e architettura sia già stato in parte indagato, è opportuno soffermarsi altresì sulla progettazione come atto linguistico. Se, infatti, allo statuto dell’arte architettonica hanno da sempre contribuito tanto l’immagine quanto il testo che l’accompagna, quest’ultimo oggi sembra ricoprire una posizione di minor rilievo. In relazione alla testualità, va dunque fatta una distinzione tra la definizione di linguaggio e quella di lingua, da intendersi specificatamente come linguaggio verbale. Ricostruire l’evoluzione della lingua dell’architettura, calandola nel proprio contesto sociale e storico culturale, è anzitutto un atto dovuto – poiché non si può analizzare l’una senza tener presente l’altro – e, in secondo luogo, un’operazione che consente di riacquisire una maggiore consapevolezza rispetto a un codice che, per essere trasmesso, non necessariamente deve sacrificare la sua specificità. Consapevolezza che, inoltre, può essere d’aiuto nel raccontare l’architettura al pubblico di oggi in modo più mirato e senza eccessive semplificazioni.
2021
978-88-229-0689-2
Progetto, teoria, editoria. Modi di scrivere e di trasmettere la ricerca architettonica oggi
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