Città, architettura e identità di corte: strategie per un ordine cistercense riformato A Torino, città-capitale di età moderna dello stato sabaudo, la presenza religiosa, a seguito delle istanze emerse nella chiesa post-tridentina, assume un nuovo ruolo politico strettamente legato alle dinamiche di corte. A partire dall’insediamento di ordini formati ex novo o riformati, si innescano processi di ridefinizione architettonica e urbana che porteranno a massicce e decisive dinamiche demografiche e fondiarie che coinvolgono la città e il territorio. Si assiste alla nascita di nuove vocazioni dal carattere spiccatamente urbano che conformano la vita quotidiana dell’ordine ai modi di un comportamento improntato al rigore e all’austerità delle origini e incidono sulle scelte e sulle localizzazioni di chiese, monasteri, conventi e, come conseguenza, sulla forma delle città. L’esempio dei monaci cistercensi riformati di San Bernardo si inserisce pienamente su questa linea e le fondazioni foglianti del Piemonte sabaudo, connesse al ritorno alle proprie origini benedettine, assumono un preciso ruolo sociale dove non tarda a manifestarsi il forte nesso con la corte in formazione. Il saggio analizza gli insediamenti foglianti della Consolata a Torino, del santuario di Vicoforte e della regia cappella a Mirafiori.

Città, architettura e identità di corte: strategie per un ordine cistercense riformato / Cuneo, Cristina - In: I cistercensi foglianti in Piemonte tra chiostro e corte (secoli XVI-XIX) / Gianfranco Armando, Silvia Beltramo, Paolo Cozzo, Cristina Cuneo. - STAMPA. - Roma : Viella, 2020. - ISBN 978-88-3313-733-9. - pp. 131-154

Città, architettura e identità di corte: strategie per un ordine cistercense riformato

cuneo
2020

Abstract

Città, architettura e identità di corte: strategie per un ordine cistercense riformato A Torino, città-capitale di età moderna dello stato sabaudo, la presenza religiosa, a seguito delle istanze emerse nella chiesa post-tridentina, assume un nuovo ruolo politico strettamente legato alle dinamiche di corte. A partire dall’insediamento di ordini formati ex novo o riformati, si innescano processi di ridefinizione architettonica e urbana che porteranno a massicce e decisive dinamiche demografiche e fondiarie che coinvolgono la città e il territorio. Si assiste alla nascita di nuove vocazioni dal carattere spiccatamente urbano che conformano la vita quotidiana dell’ordine ai modi di un comportamento improntato al rigore e all’austerità delle origini e incidono sulle scelte e sulle localizzazioni di chiese, monasteri, conventi e, come conseguenza, sulla forma delle città. L’esempio dei monaci cistercensi riformati di San Bernardo si inserisce pienamente su questa linea e le fondazioni foglianti del Piemonte sabaudo, connesse al ritorno alle proprie origini benedettine, assumono un preciso ruolo sociale dove non tarda a manifestarsi il forte nesso con la corte in formazione. Il saggio analizza gli insediamenti foglianti della Consolata a Torino, del santuario di Vicoforte e della regia cappella a Mirafiori.
2020
978-88-3313-733-9
I cistercensi foglianti in Piemonte tra chiostro e corte (secoli XVI-XIX)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2897940