Memorie dalla resistenza

Vi chiederete quando ci siamo isolati da Loro. In verità sono Loro che si sono allontanati da queste terre scomode. C’era tanto da fare, e i guadagni erano pochi. Per chi si prendeva la briga di vendere ciò che aveva in esubero, i guadagni erano irrisori e non comparabili con le fatidiche Ore Uomo. Purtroppo la concorrenza sleale e sregolata da parte dei Civilizzati ha annientato anche queste ultime buone volontà. Di conseguenza a costoro non rimaneva altro che convertirsi. E così la maggior parte degli abitanti di queste colline rigogliose ma impervie è diventata presentista e come Loro, i Civilizzati, ha velocemente dimenticato le proprie radici e la propria identità reale, perdendo ogni volontà di garantire Futuro. Appena ti converti ed entri a far parte dei Civilizzati, un sistema virtuale ti consegna un codice, il tuo numero di identità. Con questo servizio si ha accesso alle più nefaste meraviglie generate dalla collaborazione tra gli esseri umani, la filosofia presentista e la tecnologia. Con questo codice, con cui vieni identificato, puoi avere sempre tutto e subito, non c’è attesa, non c’è nulla che non puoi avere o soddisfare. Esiste solo il presente, hic et nunc. Un codice alfanumerico diventa il tuo vivere, il presente. Il codice annulla il tuo nome, il nome della tua famiglia e il suo stranome, molto utile per essere riconosciuti qui, anche se sovente ce se ne vergogna. Purtroppo senza ricordo del passato e con un presente così ricco, ci si dimentica del Futuro. Qualcuno afferma che si è arrivati a questo punto a causa della concezione lineare e unidirezionale dell’evoluzione, ma, vi assicuro, che questa linea retta si può spezzare.