Il nuovo edificio per gli Uffici Giudiziari intende riqualificare formalmente lo spazio di accesso principale alla città di Alba attraverso il ponte sul Tanaro: l'idea del progetto è quella di costruire come grande segno dell'ingresso nella città una specie di 'monticello' alberato - lontano ricordo dell'Isola Bella - che consenta nello stesso tempo un'organizzazione introversa degli uffici e una sistemazione a verde dell'intera piazza mediante un sistema di terrazzamenti digradanti. Tutto l'edificio può essere interpretato sia come un 'monticello' nel quale viene scavato un giardino interno che ospita i percorsi coperti, sia come la composizione di due corpi lognitudnali organizzati attorno ad uno spazio libero centrale e recintati da terrazzamenti alberati. Dall'ingresso principale a est, verso la città storica, il percorso organizza una sequenza funzonale degli spazi più pubblici (su doppia altezza) agli uffici organizzati su due livelli. Nella parte centrale, i percorsi coperti sono orientati a 45° nel senso dell'ingresso, ed ogni percorso corrisponde all'ingresso in una zona funzionale dell'edificio. Il nuovo edificio viene edificato su un lotto triangolare all'ingresso nord della città. (Da 'Casabella', n.485, 1982)
Collaborazione al progetto di Roberto Gabetti, Aimaro Oreglia d'Isola, Giuseppe Varaldo, per gli Uffici giudiziari di Alba (con Guido Drocco e con Remo Fassino) / Gabetti, Roberto; OREGLIA D'ISOLA, Aimaro; Varaldo, Giuseppe; Moncalvo, Enrico; Drocco, Guido; Fassino, Remo. - (1982).
Collaborazione al progetto di Roberto Gabetti, Aimaro Oreglia d'Isola, Giuseppe Varaldo, per gli Uffici giudiziari di Alba (con Guido Drocco e con Remo Fassino).
Roberto Gabetti;Aimaro Oreglia d'Isola;Giuseppe Varaldo;Enrico Moncalvo;Guido Drocco;
1982
Abstract
Il nuovo edificio per gli Uffici Giudiziari intende riqualificare formalmente lo spazio di accesso principale alla città di Alba attraverso il ponte sul Tanaro: l'idea del progetto è quella di costruire come grande segno dell'ingresso nella città una specie di 'monticello' alberato - lontano ricordo dell'Isola Bella - che consenta nello stesso tempo un'organizzazione introversa degli uffici e una sistemazione a verde dell'intera piazza mediante un sistema di terrazzamenti digradanti. Tutto l'edificio può essere interpretato sia come un 'monticello' nel quale viene scavato un giardino interno che ospita i percorsi coperti, sia come la composizione di due corpi lognitudnali organizzati attorno ad uno spazio libero centrale e recintati da terrazzamenti alberati. Dall'ingresso principale a est, verso la città storica, il percorso organizza una sequenza funzonale degli spazi più pubblici (su doppia altezza) agli uffici organizzati su due livelli. Nella parte centrale, i percorsi coperti sono orientati a 45° nel senso dell'ingresso, ed ogni percorso corrisponde all'ingresso in una zona funzionale dell'edificio. Il nuovo edificio viene edificato su un lotto triangolare all'ingresso nord della città. (Da 'Casabella', n.485, 1982)File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2865134