Archivio Istituzionale della RicercaIl progetto di elaborazione di "linee-guida per la realizzazione di insediamenti rom nella provincia di Napoli" è nato da una convenzione siglata il 31 luglio 2006 tra la Provincia di Napoli e il CITTAM (Centro di ricerca Interdipartimentale per lo studio delle Tecniche Tradizionali in Area Mediterranea dell'Università degli Studi di Napoli Federico II) che si è avvalso della collaborazione di un collettivo interdisciplinare formato non solo da ingegneri (Ingegneria Senza Frontiere - Napoli) ed Architetti, ma anche da una sociologa e da alcuni studenti di architettura (Archintorno). [...] Il Cittam ha affrontato il problema con il rigore metodologico richiesto da qualunque ricerca scientifica e, dopo tre mesi di intenso lavoro, ha consegnato le linee-guida dopo aver condotto un'ampia campagna di indagini tecniche e sociologiche sul territorio napoletano. Partendo da un censimento dell'esistente, sono stati selezionati come "casi-studio" una decina di insediamenti "rom", compresi nella provincia di Napoli, che presentassero caratteristiche ricorrenti anche negli altri in modo da poter costituire degli esempi significativi per l'impostazione delle linee-guida progettuali. Oltre all'identificazione dell'area di provenienza, della lingua, della religione, della densità abitativa, il lavoro di indagine ha mirato a raccogliere informazioni su la struttura sociale, l'organizzazione, il modo di vivere delle comunità residenti, documentando con immagini, foto e video e soprattutto intervistando i "rom" in maniera sistematica per raccogliere informazioni sui criteri dello stanziamento e del costruire le proprie abitazioni, senza trascurare di porre quesiti sulle loro aspettative per il futuro. La metodologia applicata ha abbracciato ampiamente le istanza dello sviluppo sostenibile e dell'architettura partecipata, favorendo il coinvolgimento dei diretti interessati nelle politiche e nelle attività che li riguardano, tenendo conto dei bisogni e delle peculiarità di coloro ai quali sono indirizzate.
Città Multiculturale – Insediamenti Rom / Basile, Alessandra; Crisci, Laura; Filagrossi Ambrosino, Cristian; Francese, Dora; Fumo, Marina; Gengaro, Tommasina; Gurgo, Valentina; Mastroianni, Gianfranca; Pennacchio, Roberto; Pomicino, Francesco; Ruberto, Rosaia; Tribuzio, Roberto. - STAMPA. - (2007), pp. 1-190.
Città Multiculturale – Insediamenti Rom
Francese, Dora;Pennacchio, Roberto;
2007
Abstract
Il progetto di elaborazione di "linee-guida per la realizzazione di insediamenti rom nella provincia di Napoli" è nato da una convenzione siglata il 31 luglio 2006 tra la Provincia di Napoli e il CITTAM (Centro di ricerca Interdipartimentale per lo studio delle Tecniche Tradizionali in Area Mediterranea dell'Università degli Studi di Napoli Federico II) che si è avvalso della collaborazione di un collettivo interdisciplinare formato non solo da ingegneri (Ingegneria Senza Frontiere - Napoli) ed Architetti, ma anche da una sociologa e da alcuni studenti di architettura (Archintorno). [...] Il Cittam ha affrontato il problema con il rigore metodologico richiesto da qualunque ricerca scientifica e, dopo tre mesi di intenso lavoro, ha consegnato le linee-guida dopo aver condotto un'ampia campagna di indagini tecniche e sociologiche sul territorio napoletano. Partendo da un censimento dell'esistente, sono stati selezionati come "casi-studio" una decina di insediamenti "rom", compresi nella provincia di Napoli, che presentassero caratteristiche ricorrenti anche negli altri in modo da poter costituire degli esempi significativi per l'impostazione delle linee-guida progettuali. Oltre all'identificazione dell'area di provenienza, della lingua, della religione, della densità abitativa, il lavoro di indagine ha mirato a raccogliere informazioni su la struttura sociale, l'organizzazione, il modo di vivere delle comunità residenti, documentando con immagini, foto e video e soprattutto intervistando i "rom" in maniera sistematica per raccogliere informazioni sui criteri dello stanziamento e del costruire le proprie abitazioni, senza trascurare di porre quesiti sulle loro aspettative per il futuro. La metodologia applicata ha abbracciato ampiamente le istanza dello sviluppo sostenibile e dell'architettura partecipata, favorendo il coinvolgimento dei diretti interessati nelle politiche e nelle attività che li riguardano, tenendo conto dei bisogni e delle peculiarità di coloro ai quali sono indirizzate.
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