Oggi la società è dominata dai processi digitali e dalle nuove forme di comunicazione applicate a tutti i contesti, da quello culturale a quello produttivo. L'innovazione tecnologica produce un progresso qualitativo, che porta all’evoluzione dalla “società dell'informazione”[1], caratterizzata dalla distribuzione unidirezionale di dati predefiniti, alla “società della conoscenza” [2], che favorisce la partecipazione cognitiva di ogni individuo con competenze sempre più qualificate. Tuttavia, mentre le persone sono costantemente attratte nella loro vita quotidiana dalla possibilità di sperimentare soluzioni e prodotti all’avanguardia, vi è una forte resistenza al cambiamento nell’ambito delle attività professionali. Nell’era dell’Industria 4.0, il settore delle costruzioni sta attraversando un periodo di cambiamenti strutturali per tenere il passo con la velocità del processo di innovazione. In questa direzione, l'utilizzo di strumenti elettronici come la modellazione digitale è incoraggiata dal Parlamento Europeo per gli appalti pubblici e i concorsi di progettazione attraverso l'adozione della Direttiva 2014/24/EU [3]. In linea con queste politiche europee e con le azioni di dematerializzazione e digitalizzazione, il Nuovo Codice Italiano degli Appalti è la prima normativa che ha incluso questo tema, prevedendo la progressiva obbligatorietà di tali pratiche per le opere pubbliche a partire dal 01/01/2019. Il Building Information Model/Modelling/Management (BIM) [5] [6] e l'interoperabilità (come piattaforma di collaborazione digitale) forniscono una metodologia e uno strumento fattibile per ottimizzare il processo di valutazione dei parametri costruttivi sia per gli edifici nuovi che per quelli esistenti fin dall'inizio del processo di progettazione. Inoltre, il suo utilizzo in modo integrato con disruptive technologies quali la Realtà Aumentata e Virtuale (VAR) [7], consente attività di lavoro di squadra interdisciplinare basate sulla condivisione di informazioni utili a ottimizzare la comunicazione tra professionisti, stakeholders e utenti finali, sfruttando le potenzialità dell'Information Technology (IT).
Verso la società della conoscenza: il ruolo dell’Università nell’era BIM-VAR / Ugliotti, F. M.; Osello, A.; Del, Giudice. - In: INGENIO. - ISSN 2307-8928. - ELETTRONICO. - (2019).
Verso la società della conoscenza: il ruolo dell’Università nell’era BIM-VAR
Ugliotti F. M.;Osello A.;Del Giudice
2019
Abstract
Oggi la società è dominata dai processi digitali e dalle nuove forme di comunicazione applicate a tutti i contesti, da quello culturale a quello produttivo. L'innovazione tecnologica produce un progresso qualitativo, che porta all’evoluzione dalla “società dell'informazione”[1], caratterizzata dalla distribuzione unidirezionale di dati predefiniti, alla “società della conoscenza” [2], che favorisce la partecipazione cognitiva di ogni individuo con competenze sempre più qualificate. Tuttavia, mentre le persone sono costantemente attratte nella loro vita quotidiana dalla possibilità di sperimentare soluzioni e prodotti all’avanguardia, vi è una forte resistenza al cambiamento nell’ambito delle attività professionali. Nell’era dell’Industria 4.0, il settore delle costruzioni sta attraversando un periodo di cambiamenti strutturali per tenere il passo con la velocità del processo di innovazione. In questa direzione, l'utilizzo di strumenti elettronici come la modellazione digitale è incoraggiata dal Parlamento Europeo per gli appalti pubblici e i concorsi di progettazione attraverso l'adozione della Direttiva 2014/24/EU [3]. In linea con queste politiche europee e con le azioni di dematerializzazione e digitalizzazione, il Nuovo Codice Italiano degli Appalti è la prima normativa che ha incluso questo tema, prevedendo la progressiva obbligatorietà di tali pratiche per le opere pubbliche a partire dal 01/01/2019. Il Building Information Model/Modelling/Management (BIM) [5] [6] e l'interoperabilità (come piattaforma di collaborazione digitale) forniscono una metodologia e uno strumento fattibile per ottimizzare il processo di valutazione dei parametri costruttivi sia per gli edifici nuovi che per quelli esistenti fin dall'inizio del processo di progettazione. Inoltre, il suo utilizzo in modo integrato con disruptive technologies quali la Realtà Aumentata e Virtuale (VAR) [7], consente attività di lavoro di squadra interdisciplinare basate sulla condivisione di informazioni utili a ottimizzare la comunicazione tra professionisti, stakeholders e utenti finali, sfruttando le potenzialità dell'Information Technology (IT).Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2765806
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