La Reggia di Venaria rappresenta in Italia, in Europa e nel mondo un caso esemplare di recupero, conservazione e valorizzazione di un bene pubblico. Il complesso, che vent’anni fa si trovava in condizione di abbandono, oggi figura tra i primi attrattori culturali più visitati in Italia . Tra i fattori che rendono questo caso unico nel suo genere vi sono: il restauro in tempi contenuti realizzato esclusivamente da soggetti pubblici; l’utilizzo di fondi comunitari e l’inserimento nel Libro bianco dell’Unione Europea sui fondi strutturali come migliore investimento in termini di recupero di un bene culturale e paesaggistico; la gestione con una forma di governance pubblico-privata con un sistema di offerta capace di coinvolgere diversi segmenti di pubblico. Il processo di recupero del complesso architettonico della Reggia di Venaria, condotto nell’arco di un decennio, ha comportato un investimento complessivo di circa 200 milioni di euro. Per comprendere le strategie di sviluppo e le scelte progettuali che hanno caratterizzato questa esperienza si è ricostruita la sua storia, analizzando le componenti del complesso, i modelli e gli schemi di gestione, per concludere con alcune considerazioni sugli ingredienti che hanno reso possibile l’operazione.
Strategie di valorizzazione dei beni monumentali: il caso della Reggia di Venaria / Meneghin, Erica; Porta, Andrea - In: La riqualificazione dei beni culturali tra legalità, efficienza della spesa e rafforzamento dei territori / Alessandrini Sergio, Lanotte Massimo. - STAMPA. - Milano : Monduzzi Editoriale S.r.l. - Cisalpino Istituto Editoriale Universitario, 2020. - ISBN 978-88-205-1125-8.
Strategie di valorizzazione dei beni monumentali: il caso della Reggia di Venaria
Meneghin Erica;Porta Andrea
2020
Abstract
La Reggia di Venaria rappresenta in Italia, in Europa e nel mondo un caso esemplare di recupero, conservazione e valorizzazione di un bene pubblico. Il complesso, che vent’anni fa si trovava in condizione di abbandono, oggi figura tra i primi attrattori culturali più visitati in Italia . Tra i fattori che rendono questo caso unico nel suo genere vi sono: il restauro in tempi contenuti realizzato esclusivamente da soggetti pubblici; l’utilizzo di fondi comunitari e l’inserimento nel Libro bianco dell’Unione Europea sui fondi strutturali come migliore investimento in termini di recupero di un bene culturale e paesaggistico; la gestione con una forma di governance pubblico-privata con un sistema di offerta capace di coinvolgere diversi segmenti di pubblico. Il processo di recupero del complesso architettonico della Reggia di Venaria, condotto nell’arco di un decennio, ha comportato un investimento complessivo di circa 200 milioni di euro. Per comprendere le strategie di sviluppo e le scelte progettuali che hanno caratterizzato questa esperienza si è ricostruita la sua storia, analizzando le componenti del complesso, i modelli e gli schemi di gestione, per concludere con alcune considerazioni sugli ingredienti che hanno reso possibile l’operazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2759855