Il contributo è pubblicato nel volume “Il diritto alla tutela. Architettura d’autore del secondo Novecento” (a cura di Gentucca Canella e Paolo Mellano) che costituisce una riflessione di architetti e studiosi di differenti generazioni sull’architettura d’autore del secondo Novecento, sempre più oggetto, in particolare in questi ultimi anni, di complessi interventi di adeguamento, manutenzione, ridestinazione funzionale, che spesso rischiano di compromettere l’integrità dell’opera alterandone la forma espressiva, il linguaggio e la percezione originari. Il saggio si concentra sui risultati del “Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento”, avviato nei primi anni del 2000 dall’ex Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee (DARC) del Ministero dei beni culturali, punto di partenza istituzionale per qualsiasi stato di avanzamento sull’azione di tutela. Oltre a evidenziare le ragioni che hanno portato alla selezione dei casi studio piemontesi presentati nella mostra-video “Riflessioni sul secondo Novecento italiano. Architetture a rischio”, del 2016 – presentata in apertura del convegno nazionale “Conservazione, tutela, ridestinazione per l’architettura italiana del secondo Novecento: archivi, diritto d’autore, nuove tecniche e materiali”, promosso nel dicembre 2016 dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino –, il contributo presenta le fasi istruttorie della convenzione di ricerca “L’architettura in Piemonte (ad esclusione del territorio di Torino) dal 1945 ad oggi. Selezione di opere di rilevante interesse storico-artistico”, sottoscritta nel 2018 tra il Segretariato regionale del MiBAC per il Piemonte (responsabile scientifico, arch. Stefania Dassi) e il Dipartimento di Architettura e Design (responsabile scientifico, prof. Maria Adriana Giusti; docente designato dal Dad, Gentucca Canella), e individua i criteri seguiti nella scelta delle 150 opere censite. Scelta dettata da una manifesta affezione per gli autori, ma anche dimostrativa del fatto che certe declinazioni di linguaggio – tanto nel progetto di architettura quanto nell’opera realizzata –, sono assai più riconoscibili nella continuità dell’operato di un autore, e devono quindi essere verificate in fase di censimento.
Architettura regionale piemontese: censimento, autorialità, didattica e progetto / Canella, Gentucca (ARCHITETTI ITALIANI DEL NOVECENTO). - In: Il diritto alla tutela. Architettura d'autore del secondo Novecento / Gentucca Canella e Paolo Mellano. - STAMPA. - Milano : Franco Angeli, 2019. - ISBN 9788891782090. - pp. 264-277
Architettura regionale piemontese: censimento, autorialità, didattica e progetto
Gentucca Canella
2019
Abstract
Il contributo è pubblicato nel volume “Il diritto alla tutela. Architettura d’autore del secondo Novecento” (a cura di Gentucca Canella e Paolo Mellano) che costituisce una riflessione di architetti e studiosi di differenti generazioni sull’architettura d’autore del secondo Novecento, sempre più oggetto, in particolare in questi ultimi anni, di complessi interventi di adeguamento, manutenzione, ridestinazione funzionale, che spesso rischiano di compromettere l’integrità dell’opera alterandone la forma espressiva, il linguaggio e la percezione originari. Il saggio si concentra sui risultati del “Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento”, avviato nei primi anni del 2000 dall’ex Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee (DARC) del Ministero dei beni culturali, punto di partenza istituzionale per qualsiasi stato di avanzamento sull’azione di tutela. Oltre a evidenziare le ragioni che hanno portato alla selezione dei casi studio piemontesi presentati nella mostra-video “Riflessioni sul secondo Novecento italiano. Architetture a rischio”, del 2016 – presentata in apertura del convegno nazionale “Conservazione, tutela, ridestinazione per l’architettura italiana del secondo Novecento: archivi, diritto d’autore, nuove tecniche e materiali”, promosso nel dicembre 2016 dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino –, il contributo presenta le fasi istruttorie della convenzione di ricerca “L’architettura in Piemonte (ad esclusione del territorio di Torino) dal 1945 ad oggi. Selezione di opere di rilevante interesse storico-artistico”, sottoscritta nel 2018 tra il Segretariato regionale del MiBAC per il Piemonte (responsabile scientifico, arch. Stefania Dassi) e il Dipartimento di Architettura e Design (responsabile scientifico, prof. Maria Adriana Giusti; docente designato dal Dad, Gentucca Canella), e individua i criteri seguiti nella scelta delle 150 opere censite. Scelta dettata da una manifesta affezione per gli autori, ma anche dimostrativa del fatto che certe declinazioni di linguaggio – tanto nel progetto di architettura quanto nell’opera realizzata –, sono assai più riconoscibili nella continuità dell’operato di un autore, e devono quindi essere verificate in fase di censimento.File | Dimensione | Formato | |
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