Il capitolo, che costituisce l’Introduzione alla 2° edizione – ampliata e integrata – del Volume (a cura della stessa autrice), argomenta attorno alle ragioni che stanno alla base del programma di ricerca intrapreso a partire dal DI 1444/68, riconosciuto come uno degli architravi dell’urbanistica moderna non certo o soltanto per la cogenza che la natura di norma sovraordinata gli ha conferito ma soprattutto per il suo riferirsi allo spazio pubblico come campo di terreno entro cui sostanziare, contemporaneamente, il progetto della urbs e della civitas che le dinamiche dello sviluppo urbano del secondo dopoguerra avevano trascurato. Ritenuto ormai da diversi decenni uno strumento sostanzialmente inadeguato, spesso inefficace e obsoleto della 'cassetta degli attrezzi' dell’urbanistica, in occasione di un 'evento speciale' (qual è appunto la sua 50esima ricorrenza) torna ad essere un testo 'popolare' cui rivolgere rinnovata attenzione e considerazione anche se l’ampia disponibilità di ricerche, studi, analisi critiche sugli standard urbanistici in Italia avrebbe potuto spingere a cavalcare il disilluso e forse cinico adagio de “tutto è già stato raccontato e spiegato”. Ma 'tutto' non è mai raccontato; e se anche ciò fosse vero, 'tutto' potrebbe essere raccontato nuovamente, da altre prospettive, illuminando angoli del pensiero rimasti in penombra o sviluppando nuove connessioni e relazioni di senso. Il capitolo introduce il lettore alla comprensione della struttura del volume, da considerare non già come l’esito di una ricerca compiuta ma piuttosto per i labirintici andirivieni nei meandri della ricerca e per l’alternarsi di ipotesi, 'errori' (in senso sia letterale che figurato) e di controipotesi, di dissezioni testuali e di opzioni interpretative che il Volume contiene e che restituiscono un’immagine eclettica del lavoro condotto, una 'avventura di ricerca', dove anche il caso e i presupposti e pregiudizi ideologici intervengono in maniera imprevedibile nel rigoroso 'gioco paziente' dell’analisi testuale e della (ri)scoperta erudita.
Giochi di pazienza. Ricerche e sperimentazioni nuovi standard. Introduzione alla 2a edizione / Giaimo, Carolina - In: Dopo 50 anni di standard urbanistici in Italia. Verso percorsi di riforma / Giaimo C.. - ELETTRONICO. - Roma : INU Edizioni, 2019. - ISBN 978-88-7603-190-8. - pp. 18-21
Giochi di pazienza. Ricerche e sperimentazioni nuovi standard. Introduzione alla 2a edizione
Carolina Giaimo
2019
Abstract
Il capitolo, che costituisce l’Introduzione alla 2° edizione – ampliata e integrata – del Volume (a cura della stessa autrice), argomenta attorno alle ragioni che stanno alla base del programma di ricerca intrapreso a partire dal DI 1444/68, riconosciuto come uno degli architravi dell’urbanistica moderna non certo o soltanto per la cogenza che la natura di norma sovraordinata gli ha conferito ma soprattutto per il suo riferirsi allo spazio pubblico come campo di terreno entro cui sostanziare, contemporaneamente, il progetto della urbs e della civitas che le dinamiche dello sviluppo urbano del secondo dopoguerra avevano trascurato. Ritenuto ormai da diversi decenni uno strumento sostanzialmente inadeguato, spesso inefficace e obsoleto della 'cassetta degli attrezzi' dell’urbanistica, in occasione di un 'evento speciale' (qual è appunto la sua 50esima ricorrenza) torna ad essere un testo 'popolare' cui rivolgere rinnovata attenzione e considerazione anche se l’ampia disponibilità di ricerche, studi, analisi critiche sugli standard urbanistici in Italia avrebbe potuto spingere a cavalcare il disilluso e forse cinico adagio de “tutto è già stato raccontato e spiegato”. Ma 'tutto' non è mai raccontato; e se anche ciò fosse vero, 'tutto' potrebbe essere raccontato nuovamente, da altre prospettive, illuminando angoli del pensiero rimasti in penombra o sviluppando nuove connessioni e relazioni di senso. Il capitolo introduce il lettore alla comprensione della struttura del volume, da considerare non già come l’esito di una ricerca compiuta ma piuttosto per i labirintici andirivieni nei meandri della ricerca e per l’alternarsi di ipotesi, 'errori' (in senso sia letterale che figurato) e di controipotesi, di dissezioni testuali e di opzioni interpretative che il Volume contiene e che restituiscono un’immagine eclettica del lavoro condotto, una 'avventura di ricerca', dove anche il caso e i presupposti e pregiudizi ideologici intervengono in maniera imprevedibile nel rigoroso 'gioco paziente' dell’analisi testuale e della (ri)scoperta erudita.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11583/2738332
Attenzione
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo