Il capitolo costituisce il position paper della Parte I del Volume (a cura della stessa autrice) dedicata alle riflessioni sul rapporto tra standard e welfare attraverso una selezione di tematizzazioni per la città contemporanea. In particolare si sottolinea la necessità di un cambiamento delle relazioni fra le attività della pianificazione e progettazione urbanistica e il sistema delle conoscenze che dovrebbero orientare e legittimare le scelte di governo del territorio e sostanziare il perseguimento dell’interesse generale. Ciò richiede, tra le altre azioni necessarie, di ampliare il campo delle informazioni su cui fondare i processi decisionali. Collocando lo sguardo a scala nazionale, sono da considerare: specificità, disomogeneità, disuguaglianze delle/nelle città in riferimento a diverse 'tipologie territoriali' di situazioni riconoscibili per: • struttura demografica e socio-economica della popolazione e relativa distribuzione; • conformazione morfologica (pianura, costa, collina, montagna e rispettive aree interne); • livello di urbanizzazione/consumo di suolo: le persone che vivono nelle aree urbane hanno da tempo superato quelle che vivono nelle aree extraurbane, seppur le prime presentino in senso quantitativo un’estensione significativamente inferiore; • attrattività funzionale (per formazione universitaria e ricerca, cultura, turismo, pubblica amministrazione) • profilo istituzionale (Comuni, Unioni di Comuni, Città metropolitane).

La trama. Dopo 50 anni, ripartire dagli standard / Giaimo, Carolina (PAROLE CHIAVE). - In: Dopo 50 anni di standard urbanistici in Italia / Giaimo C.. - STAMPA. - Roma : INU Edizioni, 2018. - ISBN 978-88-7603-189-2. - pp. 20-23

La trama. Dopo 50 anni, ripartire dagli standard

Carolina Giaimo
2018

Abstract

Il capitolo costituisce il position paper della Parte I del Volume (a cura della stessa autrice) dedicata alle riflessioni sul rapporto tra standard e welfare attraverso una selezione di tematizzazioni per la città contemporanea. In particolare si sottolinea la necessità di un cambiamento delle relazioni fra le attività della pianificazione e progettazione urbanistica e il sistema delle conoscenze che dovrebbero orientare e legittimare le scelte di governo del territorio e sostanziare il perseguimento dell’interesse generale. Ciò richiede, tra le altre azioni necessarie, di ampliare il campo delle informazioni su cui fondare i processi decisionali. Collocando lo sguardo a scala nazionale, sono da considerare: specificità, disomogeneità, disuguaglianze delle/nelle città in riferimento a diverse 'tipologie territoriali' di situazioni riconoscibili per: • struttura demografica e socio-economica della popolazione e relativa distribuzione; • conformazione morfologica (pianura, costa, collina, montagna e rispettive aree interne); • livello di urbanizzazione/consumo di suolo: le persone che vivono nelle aree urbane hanno da tempo superato quelle che vivono nelle aree extraurbane, seppur le prime presentino in senso quantitativo un’estensione significativamente inferiore; • attrattività funzionale (per formazione universitaria e ricerca, cultura, turismo, pubblica amministrazione) • profilo istituzionale (Comuni, Unioni di Comuni, Città metropolitane).
2018
978-88-7603-189-2
Dopo 50 anni di standard urbanistici in Italia
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