La ricca collezione di cartografia storica appartenente al patrimonio documentario del DIST è composta in parte prevalente da quanto pervenuto dalla Biblioteca di Geografia dell’Università degli Studi di Torino al momento dell’istituzione del Dipartimento e dello smantellamento della biblioteca. Il lascito è composto da una raccolta di mappe diverse. Nel contesto della mostra, per le mappe scelte – una selezione di venti, che vanno dalla più antica (l’edizione dell’Ortelio del 1570) alla esplorazione di Nicolis di Robilant del 1786 – si è proceduto alla riverifica di tutti i dati e al confronto anche con altre edizioni. La selezione è stata operata non solo nella logica che aveva guidato la costituzione originaria della collezione (una raccolta che, estendendosi dalla metà del XVI secolo fino al 1939, anche in forma pubblicitaria, si incentrava in prevalenza sul Piemonte nella sua estensione odierna, non tralasciando, ma al contrario ricercando anche tutte le raffigurazioni del Monferrato o di parte dello Stato di Milano, poi appunto confluite nella organizzazione regionale attuale), ma anche secondo i presupposti della mostra. Leonardo e la sua conoscenza del territorio, in specifico quello piemontese, hanno quindi spinto a una prima individuazione “geografica”, ossia che ripercorresse il “Piamonte” del Cinquecento, indi che allargassero lo sguardo ai territori limitrofi, dai quali il Vinciano potesse essere passato. Diverse schede critiche sono allegate alla parte introduttiva e rappresentano il fulcro principale del contributo.
La collezione cartografica del DIST, Università degli Studi di Torino / Devoti, Chiara - In: Leonardo. Tecnica e territorio / Maria Vittoria Cattaneo, Chiara Devoti, Francesco Paolo Di Teodoro, Elena Gianasso, Maurizio Gomez-Serito, Marco Santangelo. - ELETTRONICO. - Torino : Politecnico di Torino, 2019. - ISBN 978-88-85745-25-4. - pp. 66-107
La collezione cartografica del DIST, Università degli Studi di Torino
Chiara Devoti
2019
Abstract
La ricca collezione di cartografia storica appartenente al patrimonio documentario del DIST è composta in parte prevalente da quanto pervenuto dalla Biblioteca di Geografia dell’Università degli Studi di Torino al momento dell’istituzione del Dipartimento e dello smantellamento della biblioteca. Il lascito è composto da una raccolta di mappe diverse. Nel contesto della mostra, per le mappe scelte – una selezione di venti, che vanno dalla più antica (l’edizione dell’Ortelio del 1570) alla esplorazione di Nicolis di Robilant del 1786 – si è proceduto alla riverifica di tutti i dati e al confronto anche con altre edizioni. La selezione è stata operata non solo nella logica che aveva guidato la costituzione originaria della collezione (una raccolta che, estendendosi dalla metà del XVI secolo fino al 1939, anche in forma pubblicitaria, si incentrava in prevalenza sul Piemonte nella sua estensione odierna, non tralasciando, ma al contrario ricercando anche tutte le raffigurazioni del Monferrato o di parte dello Stato di Milano, poi appunto confluite nella organizzazione regionale attuale), ma anche secondo i presupposti della mostra. Leonardo e la sua conoscenza del territorio, in specifico quello piemontese, hanno quindi spinto a una prima individuazione “geografica”, ossia che ripercorresse il “Piamonte” del Cinquecento, indi che allargassero lo sguardo ai territori limitrofi, dai quali il Vinciano potesse essere passato. Diverse schede critiche sono allegate alla parte introduttiva e rappresentano il fulcro principale del contributo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2734089
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