Il contributo indaga l'attività professionale che Costantino Gilodi (1853-1918), ingegnere valsesiano laureato alla Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino, noto collaboratore di Carlo Ceppi e Camillo Riccio, svolge a Torino nel ventennio compreso tra il 1881 e il 1901, privilegiando l'analisi dei progetti di architettura corredati da puntuali studi sulla decorazione e sull'ornato per il costruito. Il saggio discute i disegni per edifici pubblici e residenziali costruiti nei cosiddetti «antichi quartieri centrali» e in «parti» dell'ampliata città ottocentesca, completando la documentazione consegnata alla Municipalità con i fogli compresi nel patrimonio dell'archivio di famiglia, per la prima volta reso pubblico. Gilodi emerge, soprattutto, come abile disegnatore ed eccellente ornatista, interprete di un misurato neobarocco nella cultura dell'Eclettismo allora diffusa, anche quando si misura con lavori del calibro dello studio di riattamento del Teatro Regio torinese.
Città architettura e progetto. Costantino Gilodi ingegnere in Torino / Gianasso, E. - In: Costantino Gilodi. Ingegnere architetto a Torino e in Valsesia tra Eclettismo e Belle Epoque / Ballarè E.. - STAMPA. - Torino : Centro Studi Piemontesi, 2018. - ISBN 9788882622824. - pp. 145-158 [10.26344/CSP.SVC.18]
Città architettura e progetto. Costantino Gilodi ingegnere in Torino
Gianasso E.
2018
Abstract
Il contributo indaga l'attività professionale che Costantino Gilodi (1853-1918), ingegnere valsesiano laureato alla Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino, noto collaboratore di Carlo Ceppi e Camillo Riccio, svolge a Torino nel ventennio compreso tra il 1881 e il 1901, privilegiando l'analisi dei progetti di architettura corredati da puntuali studi sulla decorazione e sull'ornato per il costruito. Il saggio discute i disegni per edifici pubblici e residenziali costruiti nei cosiddetti «antichi quartieri centrali» e in «parti» dell'ampliata città ottocentesca, completando la documentazione consegnata alla Municipalità con i fogli compresi nel patrimonio dell'archivio di famiglia, per la prima volta reso pubblico. Gilodi emerge, soprattutto, come abile disegnatore ed eccellente ornatista, interprete di un misurato neobarocco nella cultura dell'Eclettismo allora diffusa, anche quando si misura con lavori del calibro dello studio di riattamento del Teatro Regio torinese.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2716872
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