La ricerca affronta il corpus delle ricerche sulla città e il territorio condotte ed elaborate da Augusto Cavallari Murat, professore presso l’Istituto di Architettura Tecnica del Politecnico di Torino da lui fondato e diretto a partire dal 1961. In particolare, il lavoro di tesi si concentra sulle teorie, gli strumenti e l’applicazione pratica a casi esemplari, come quello della Torino Barocca, che testimoniano l’originalità del suo contributo scientifico nell’ambito del rapporto tra l’analisi e il progetto. Il nodo centrale della tesi è metodologico. Più specificamente viene approfondito il ‘dispositivo’ di classificazione che Cavallari Murat utilizza come organizzatore del processo di conoscenza di contesti urbani e territoriali e che trova applicazione anche in contesti storici e culturali diversi da quelli originali. La lezione di metodo condotta da questo autore si incentra, infatti, sulle diverse possibilità di applicazione dell’analisi filologica declinata nei diversi modi della rappresentazione cartografica: dal rilievo planimetrico al diagramma. La scelta del corpus di scritti presi in considerazione nella ricerca è finalizzata, quindi, da un lato a mettere in luce il rapporto tra i problemi di progetto e quei dispositivi di rappresentazione utili a produrre figure che descrivono fenomeni di natura territoriale, urbana e architettonica, e dall’altro lato a capire il ruolo che svolge l’immaginazione nei procedimenti applicati nell’analisi e nel progetto. Considerata nella prospettiva più ampia della ricerca sulla teoria del progetto architettonico, il lavoro di Cavallari Murat fornisce quindi un supporto utile ad approfondire la relazione tra rappresentazione cartografica e architettonica alle diverse scale del progetto, dal territorio all’edificio. La tesi si incentra sugli aspetti teorici e pratici dell’opera di Augusto Cavallari Murat e pone l’accento sul metodo e i dispositivi di rappresentazione da lui elaborati per l’analisi della città e del territorio. Viene sottolineato il modo in cui Cavallari Murat applica gli esiti dei suoi studi sul territorio (letto in chiave geografica, strutturale e geomorfologica) ai caratteri insediativi dei centri urbani. Viene inoltre approfondito il ruolo teorico e pratico della classificazione, intesa come strumento di conoscenza applicato all’analisi della città e del territorio. A tal fine la tesi viene dimostrata attraverso l’elaborazione di alcuni tabelloni che sistematizzano le diverse tecniche di rappresentazione utilizzate da Cavallari Murat: dalle tecniche più astratte e diagrammatiche a quelle più convenzionali del rilievo tipo-morfologico. Viene inoltre approfondito il ruolo teorico e pratico della classificazione, intesa come strumento di conoscenza applicato all’analisi della città e del territorio. A tal fine, la tesi viene dimostrata con l’ausilio di tabelloni che sistematizzano le diverse tecniche di rappresentazioni utilizzate da Cavallari Murat nei suoi studi: dalle tecniche più astratte e diagrammatiche a quelle più convenzionali del rilievo tipo-morfologico. L’opera dello studioso si configura quindi come importante testimonianza a supporto della tesi di fondo della ricerca, secondo cui, in architettura, analisi e progetto costituiscono momenti inseparabili dell’attività conoscitiva dei luoghi.

“Corpus” radiografico della città. Conseguenze di uno sguardo clinico negli scritti di Augusto Cavallari Murat / Mazzone, Giada. - (2018 Oct 10).

“Corpus” radiografico della città. Conseguenze di uno sguardo clinico negli scritti di Augusto Cavallari Murat

MAZZONE, GIADA
2018

Abstract

La ricerca affronta il corpus delle ricerche sulla città e il territorio condotte ed elaborate da Augusto Cavallari Murat, professore presso l’Istituto di Architettura Tecnica del Politecnico di Torino da lui fondato e diretto a partire dal 1961. In particolare, il lavoro di tesi si concentra sulle teorie, gli strumenti e l’applicazione pratica a casi esemplari, come quello della Torino Barocca, che testimoniano l’originalità del suo contributo scientifico nell’ambito del rapporto tra l’analisi e il progetto. Il nodo centrale della tesi è metodologico. Più specificamente viene approfondito il ‘dispositivo’ di classificazione che Cavallari Murat utilizza come organizzatore del processo di conoscenza di contesti urbani e territoriali e che trova applicazione anche in contesti storici e culturali diversi da quelli originali. La lezione di metodo condotta da questo autore si incentra, infatti, sulle diverse possibilità di applicazione dell’analisi filologica declinata nei diversi modi della rappresentazione cartografica: dal rilievo planimetrico al diagramma. La scelta del corpus di scritti presi in considerazione nella ricerca è finalizzata, quindi, da un lato a mettere in luce il rapporto tra i problemi di progetto e quei dispositivi di rappresentazione utili a produrre figure che descrivono fenomeni di natura territoriale, urbana e architettonica, e dall’altro lato a capire il ruolo che svolge l’immaginazione nei procedimenti applicati nell’analisi e nel progetto. Considerata nella prospettiva più ampia della ricerca sulla teoria del progetto architettonico, il lavoro di Cavallari Murat fornisce quindi un supporto utile ad approfondire la relazione tra rappresentazione cartografica e architettonica alle diverse scale del progetto, dal territorio all’edificio. La tesi si incentra sugli aspetti teorici e pratici dell’opera di Augusto Cavallari Murat e pone l’accento sul metodo e i dispositivi di rappresentazione da lui elaborati per l’analisi della città e del territorio. Viene sottolineato il modo in cui Cavallari Murat applica gli esiti dei suoi studi sul territorio (letto in chiave geografica, strutturale e geomorfologica) ai caratteri insediativi dei centri urbani. Viene inoltre approfondito il ruolo teorico e pratico della classificazione, intesa come strumento di conoscenza applicato all’analisi della città e del territorio. A tal fine la tesi viene dimostrata attraverso l’elaborazione di alcuni tabelloni che sistematizzano le diverse tecniche di rappresentazione utilizzate da Cavallari Murat: dalle tecniche più astratte e diagrammatiche a quelle più convenzionali del rilievo tipo-morfologico. Viene inoltre approfondito il ruolo teorico e pratico della classificazione, intesa come strumento di conoscenza applicato all’analisi della città e del territorio. A tal fine, la tesi viene dimostrata con l’ausilio di tabelloni che sistematizzano le diverse tecniche di rappresentazioni utilizzate da Cavallari Murat nei suoi studi: dalle tecniche più astratte e diagrammatiche a quelle più convenzionali del rilievo tipo-morfologico. L’opera dello studioso si configura quindi come importante testimonianza a supporto della tesi di fondo della ricerca, secondo cui, in architettura, analisi e progetto costituiscono momenti inseparabili dell’attività conoscitiva dei luoghi.
10-ott-2018
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