L'ideologia della neutralità della scienza, con l'esplicito rifiuto da parte degli scienziati di considerarsi corresponsabili dell'uso dei risultati delle proprie azioni, ha mostrato in modo clamoroso la sua terribile disumanità e inadeguatezza. Gli scienziati, dunque, devono farsi carico di una precisa responsabilità etica circa l’uso delle proprie scoperte. Alcuni scienziati hanno sperimentato la caduta del concetto utopico di “Scienza neutrale” con drammatica evidenza. La storia dell’energia nucleare, e lo storico collegamento con il militare, ci serve per capire meglio l’evoluzione di questa fonte energetica, ed è utile per capirne da lontano le difficoltà e contraddizioni. Il nucleare non è la risposta, quindi. Ma qual è la risposta? Forse, la risposta è ridurre la spesa militare, non soltanto nei paesi con nucleare militare – ovviamente - per aumentare la sicurezza e vivere più felici: queste, sono le “alternative al nucleare” in senso più ampio.
Scienziati nucleari per la pace. Gli studi sulla proliferazione e sul nucleare / Salio, Giovanni; Zucchetti, Massimo - In: Letture Profetiche Inedite / Giovanni Salio. - STAMPA. - Lugano, Svizzera : Agorà & Co., 2017. - ISBN 9788889526033. - pp. 94-108
Scienziati nucleari per la pace. Gli studi sulla proliferazione e sul nucleare
Massimo Zucchetti
2017
Abstract
L'ideologia della neutralità della scienza, con l'esplicito rifiuto da parte degli scienziati di considerarsi corresponsabili dell'uso dei risultati delle proprie azioni, ha mostrato in modo clamoroso la sua terribile disumanità e inadeguatezza. Gli scienziati, dunque, devono farsi carico di una precisa responsabilità etica circa l’uso delle proprie scoperte. Alcuni scienziati hanno sperimentato la caduta del concetto utopico di “Scienza neutrale” con drammatica evidenza. La storia dell’energia nucleare, e lo storico collegamento con il militare, ci serve per capire meglio l’evoluzione di questa fonte energetica, ed è utile per capirne da lontano le difficoltà e contraddizioni. Il nucleare non è la risposta, quindi. Ma qual è la risposta? Forse, la risposta è ridurre la spesa militare, non soltanto nei paesi con nucleare militare – ovviamente - per aumentare la sicurezza e vivere più felici: queste, sono le “alternative al nucleare” in senso più ampio.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2701227
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