Per cercare di comprendere il tempo in cui viviamo è necessario allargare i nostri orizzonti: il “locale” è sempre più parte di un “globale” con il quale interagisce (bidirezionalmente e quasi mai pariteticamente) attraverso strutture reticolari più o meno complesse. I processi decisionali “strategici” (Decision Support System, DSS e Planning Support System, PSS) e le analisi “guidate dal mercato” (Geomarketing) richiedono, pur continuando ad operare in ambiti a razionalità limitata, una notevole quantità di informazioni spesso caratterizzata dal possedere una propria valenza spaziale. Negli ultimi anni, lo sviluppo di nuovi strumenti e tecnologie ha favorito la diffusione di “informazioni geografiche”ed ha condotto ad una proliferazione di data warehouses, spatial data libraries, e geoportali. Come gestire queste informazioni e, soprattutto, come condividerle in tempo reale rappresenta un problema e un’esigenza. Entrambi gli aspetti non possono essere ignorati o sottovalutati. La condivisione delle informazioni implica necessariamente un’analisi sull’effettiva accessibilità delle stesse. Il WEB, la rete neurale che dovrebbe facilitare il reperimento degli “oggetti” d’interesse, anziché esserci d’aiuto spesso accresce le nostre difficoltà. In risposta alle nostre interrogazioni, per lo più semplici e mirate, spesso fornisce una notevole quantità di “notizie inutili”. Accade, in altre parole, come se il nostro “navigatore satellitare” a fronte di una precisa richiesta (“desidero raggiungere quest’indirizzo”) ci presentasse una miriade di itinerari dei quali solo uno fosse potenzialmente idoneo a farci arrivare alla meta. Molti siti, specialmente istituzionali, sono oggi in grado di offrire informazioni geografiche, in consultazione e alcune volte in scarico. Spesso però capita che questi servizi siano “nascosti” tra una molteplicità di sezioni e di collegamenti e, una volta raggiunti, si presentino in modo “confuso” o siano di non immediato utilizzo o, ancora, per cause legate a logiche implementative “mono”, addirittura inutilizzabili. Partendo dalle linee guida INSPIRE, in cui vengono 1. evidenziati i “problemi relativi alla disponibilità, alla qualità, all’organizzazione, all’accessibilità e alla condivisione delle informazioni territoriali” 2. elencate le misure che devono intraprendersi per facilitare “scambio, condivisione, accesso e utilizzo di dati territoriali e di servizi relativi ai dati territoriali interoperabili tra i vari livelli dell’amministrazione pubblica” il presente contributo, oltre a tener conto dei recenti sviluppi verificatisi a livello normativo( ), intende, analizzare se ed in quale misura sia possibile, utilizzando una normale postazione di lavoro, reperire sui domini delle singole regioni italiane.un ipotetico set di informazioni georiferite verificando, nell’ordine la: • disponibilità di un catalogo dei servizi GIS (WEBGIS; WMS o altro) resi disponibili; • presenza di un repertorio cartografico; • possibilità di effettuare il download di dati georiferiti, relativo almeno ai dati base; • offerta di metadocuemtazione, sia in consultazione che in scarico.
La cartografia partecipativa. La condivisione delle informazione in rete / Bellone, Tamara; Cittadino, Antonio; Fiermonte, Francesco - In: Le sfide Cartografiche. Movimento partecipazione rischio / Casti E., Lévy J.. - STAMPA. - Ancona : il lavoro editoriale università, 2010. - ISBN 9788876634475. - pp. 363-370
La cartografia partecipativa. La condivisione delle informazione in rete
BELLONE, Tamara;CITTADINO, ANTONIO;FIERMONTE, FRANCESCO
2010
Abstract
Per cercare di comprendere il tempo in cui viviamo è necessario allargare i nostri orizzonti: il “locale” è sempre più parte di un “globale” con il quale interagisce (bidirezionalmente e quasi mai pariteticamente) attraverso strutture reticolari più o meno complesse. I processi decisionali “strategici” (Decision Support System, DSS e Planning Support System, PSS) e le analisi “guidate dal mercato” (Geomarketing) richiedono, pur continuando ad operare in ambiti a razionalità limitata, una notevole quantità di informazioni spesso caratterizzata dal possedere una propria valenza spaziale. Negli ultimi anni, lo sviluppo di nuovi strumenti e tecnologie ha favorito la diffusione di “informazioni geografiche”ed ha condotto ad una proliferazione di data warehouses, spatial data libraries, e geoportali. Come gestire queste informazioni e, soprattutto, come condividerle in tempo reale rappresenta un problema e un’esigenza. Entrambi gli aspetti non possono essere ignorati o sottovalutati. La condivisione delle informazioni implica necessariamente un’analisi sull’effettiva accessibilità delle stesse. Il WEB, la rete neurale che dovrebbe facilitare il reperimento degli “oggetti” d’interesse, anziché esserci d’aiuto spesso accresce le nostre difficoltà. In risposta alle nostre interrogazioni, per lo più semplici e mirate, spesso fornisce una notevole quantità di “notizie inutili”. Accade, in altre parole, come se il nostro “navigatore satellitare” a fronte di una precisa richiesta (“desidero raggiungere quest’indirizzo”) ci presentasse una miriade di itinerari dei quali solo uno fosse potenzialmente idoneo a farci arrivare alla meta. Molti siti, specialmente istituzionali, sono oggi in grado di offrire informazioni geografiche, in consultazione e alcune volte in scarico. Spesso però capita che questi servizi siano “nascosti” tra una molteplicità di sezioni e di collegamenti e, una volta raggiunti, si presentino in modo “confuso” o siano di non immediato utilizzo o, ancora, per cause legate a logiche implementative “mono”, addirittura inutilizzabili. Partendo dalle linee guida INSPIRE, in cui vengono 1. evidenziati i “problemi relativi alla disponibilità, alla qualità, all’organizzazione, all’accessibilità e alla condivisione delle informazioni territoriali” 2. elencate le misure che devono intraprendersi per facilitare “scambio, condivisione, accesso e utilizzo di dati territoriali e di servizi relativi ai dati territoriali interoperabili tra i vari livelli dell’amministrazione pubblica” il presente contributo, oltre a tener conto dei recenti sviluppi verificatisi a livello normativo( ), intende, analizzare se ed in quale misura sia possibile, utilizzando una normale postazione di lavoro, reperire sui domini delle singole regioni italiane.un ipotetico set di informazioni georiferite verificando, nell’ordine la: • disponibilità di un catalogo dei servizi GIS (WEBGIS; WMS o altro) resi disponibili; • presenza di un repertorio cartografico; • possibilità di effettuare il download di dati georiferiti, relativo almeno ai dati base; • offerta di metadocuemtazione, sia in consultazione che in scarico.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11583/2669867
Attenzione
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo