Carignano è una città che vanta una storia secolare: fortificata nel Medioevo per difendere il transito sul Po lungo la strada dall'Astigiano verso la valle di Susa evitando Torino, ricca in età moderna tanto da permettersi un monumento come il duomo, gioiello barocco di Benedetto Alfieri. Tale realtà complessa è stata studiata dai due autori intrecciando le proprie competenze specifiche, nell'ambito del rilievo e analisi del costruito e in quello del restauro. Gli esiti del lavoro comune sono sintetizzati in questo volume, arricchito dalle immagini, opera di giovani architetti appassionati fotografi. Si è indagato sui vari aspetti legati alla storia, all'architettura e all'ambiente attraverso l'analisi dell'esistente alle diverse scale e con differenti letture tese a individuare i valori storici, anche minuti, tuttora leggibili. Adottando la metodologia consolidata del Rilievo Urbano e Architettonico, verificata sul campo con vari sistemi (dal laser scanner, alla fotografia, al rilievo diretto), la ricerca ha spaziato dal leggere le tracce delle trasformazioni storiche ancora presenti nel costruito, all'individuare peculiarità dello spazio urbano o di singoli manufatti. La conoscenza critica di tali dati ha permesso di assumerli come strumenti fondamentali per una auspicata valorizzazione non solo dei beni monumentali di cui la città può vantarsi, ma anche di edifici “minori” o la cui immagine è obnubilata da un cattivo stato di conservazione, nonché ancora di spazi e vuoti urbani ora privi di identità. Il tentativo di riportare l'attenzione, come premessa alla riqualificazione, su un patrimonio della città, fragile ma che ne documenta la storia e ancor oggi caratterizza l'immagine del centro urbano, è stato condiviso e molto apprezzato dalla cittadinanza e dall’Amministrazione locale. Il rilievo critico dell'architettura e dei luoghi ha anche inteso sottolineare, soprattutto con le immagini, quei valori cari nella memoria della comunità di Carignano che esulano da quelli del costruito. Come scrive infatti nel suo saggio Pia Davico “ci sono città, cittadine, borghi che, su chi li visita per la prima volta, esercitano un fascino immediato che prescinde dagli edifici più o meno monumentali, dal paesaggio, dall'eleganza dei negozi: un fascino che al di là delle strutture fisiche palesa, di quei luoghi, l'anima (come direbbe un poeta), il genius loci (come scrivevano gli artisti della Secessione viennese) o semplicemente la vita attraverso i secoli”.
Architettura, luoghi, emozioni. L'anima di Carignano tra passato e presente / Davico, Pia; Romeo, Cesare Renzo. - STAMPA. - (2015), pp. 1-180.
Architettura, luoghi, emozioni. L'anima di Carignano tra passato e presente
DAVICO, PIA;ROMEO, Cesare Renzo
2015
Abstract
Carignano è una città che vanta una storia secolare: fortificata nel Medioevo per difendere il transito sul Po lungo la strada dall'Astigiano verso la valle di Susa evitando Torino, ricca in età moderna tanto da permettersi un monumento come il duomo, gioiello barocco di Benedetto Alfieri. Tale realtà complessa è stata studiata dai due autori intrecciando le proprie competenze specifiche, nell'ambito del rilievo e analisi del costruito e in quello del restauro. Gli esiti del lavoro comune sono sintetizzati in questo volume, arricchito dalle immagini, opera di giovani architetti appassionati fotografi. Si è indagato sui vari aspetti legati alla storia, all'architettura e all'ambiente attraverso l'analisi dell'esistente alle diverse scale e con differenti letture tese a individuare i valori storici, anche minuti, tuttora leggibili. Adottando la metodologia consolidata del Rilievo Urbano e Architettonico, verificata sul campo con vari sistemi (dal laser scanner, alla fotografia, al rilievo diretto), la ricerca ha spaziato dal leggere le tracce delle trasformazioni storiche ancora presenti nel costruito, all'individuare peculiarità dello spazio urbano o di singoli manufatti. La conoscenza critica di tali dati ha permesso di assumerli come strumenti fondamentali per una auspicata valorizzazione non solo dei beni monumentali di cui la città può vantarsi, ma anche di edifici “minori” o la cui immagine è obnubilata da un cattivo stato di conservazione, nonché ancora di spazi e vuoti urbani ora privi di identità. Il tentativo di riportare l'attenzione, come premessa alla riqualificazione, su un patrimonio della città, fragile ma che ne documenta la storia e ancor oggi caratterizza l'immagine del centro urbano, è stato condiviso e molto apprezzato dalla cittadinanza e dall’Amministrazione locale. Il rilievo critico dell'architettura e dei luoghi ha anche inteso sottolineare, soprattutto con le immagini, quei valori cari nella memoria della comunità di Carignano che esulano da quelli del costruito. Come scrive infatti nel suo saggio Pia Davico “ci sono città, cittadine, borghi che, su chi li visita per la prima volta, esercitano un fascino immediato che prescinde dagli edifici più o meno monumentali, dal paesaggio, dall'eleganza dei negozi: un fascino che al di là delle strutture fisiche palesa, di quei luoghi, l'anima (come direbbe un poeta), il genius loci (come scrivevano gli artisti della Secessione viennese) o semplicemente la vita attraverso i secoli”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2656810