La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente sia residenziale che produttivo e di servizi rappresenta un nodo fondamentale dell’economia del nostro paese. Da un lato la necessità di ridurre l’impatto sull’ambiente del costruito e di migliorare la qualità dello spazio, dall’altro quella di sostenere un settore economico importante come quello edile si impongono quali urgenze nel panorama sociale. Tuttavia, le politiche di incentivo e i notevoli sforzi promossi a diversi livelli non sembrano aver risolto questo nodo. Molti ostacoli ancora sui frappongono alla generalizzazione di un processo di recupero dei centri urbani. La non completa efficacia delle incentivazioni, il permanere di un’asimmetria informativa tra domanda e offerta, la scarsa strutturazione organizzativa delle imprese del settore appaiono alcuni tra i punti irrisolti in un settore, quale l’edilizia, che conserva tuttora un notevole patrimonio di professionalità. La difficoltà di comunicazione tra soggetti e di strutturazione del processo (filiera) sono il tema da affrontare e don essi la formazione, la qualità e le regole del processo di mantenimento e uso razionale del patrimonio edilizio. Tale fenomeno deve essere, a nostro avviso, esaminato con attenzione alle realtà territoriali di riferimento e alle specificità del settore che unisce elementi di innovazione rilevanti con la necessità di sviluppare economie e processi con una scala territoriale e locale rilevante, si pensi ai temi dell’uso e consumo di territorio, del ciclo dei rifiuti, dei consumi energetici, del rapporto con filiere produttive locali quali quelle del legno, dei prodotti agricoli, dei materiali edilizi in generale. Il contributo propone un approccio al problema sistemico e basato sull’attivazione di processi che possano mettere in relazione orizzonti economici diversi, quali quelli del risparmio atteso in termini energetici dei committenti e le esigenze degli operatori della manutenzione, riferiti a diversi soggetti del processo ipotizzando anche il ruolo degli operatori pubblici e del sistema del credito. In questo orizzonte la definizione di processi di controllo e gestione della qualità di tutto il processo, dalla progettazione all’esecuzione, dalla produzione di materiali e componenti alla gestione degli impianti, diviene essenziale come essenziale diviene la formazione. L’uso e il mantenimento del patrimonio immobiliare divengono, infine, elementi essenziali anche per le dinamiche economiche cui possono contribuire.

Proposte per delle politiche pubbliche green e innovative. Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente e settore delle costruzioni / Ferrero, Vittorio; Pollo, Riccardo - In: MUTAMENTI NELLA COMPOSIZIONE DELL’ARTIGIANATO / Lucia Barberis, Emiliana Armano. - ELETTRONICO. - Torino : IRES Ist. Ricerche Economico Sociali del Piemonte, 2015. - ISBN 9788896713419. - pp. 385-420

Proposte per delle politiche pubbliche green e innovative. Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente e settore delle costruzioni

POLLO, RICCARDO
2015

Abstract

La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente sia residenziale che produttivo e di servizi rappresenta un nodo fondamentale dell’economia del nostro paese. Da un lato la necessità di ridurre l’impatto sull’ambiente del costruito e di migliorare la qualità dello spazio, dall’altro quella di sostenere un settore economico importante come quello edile si impongono quali urgenze nel panorama sociale. Tuttavia, le politiche di incentivo e i notevoli sforzi promossi a diversi livelli non sembrano aver risolto questo nodo. Molti ostacoli ancora sui frappongono alla generalizzazione di un processo di recupero dei centri urbani. La non completa efficacia delle incentivazioni, il permanere di un’asimmetria informativa tra domanda e offerta, la scarsa strutturazione organizzativa delle imprese del settore appaiono alcuni tra i punti irrisolti in un settore, quale l’edilizia, che conserva tuttora un notevole patrimonio di professionalità. La difficoltà di comunicazione tra soggetti e di strutturazione del processo (filiera) sono il tema da affrontare e don essi la formazione, la qualità e le regole del processo di mantenimento e uso razionale del patrimonio edilizio. Tale fenomeno deve essere, a nostro avviso, esaminato con attenzione alle realtà territoriali di riferimento e alle specificità del settore che unisce elementi di innovazione rilevanti con la necessità di sviluppare economie e processi con una scala territoriale e locale rilevante, si pensi ai temi dell’uso e consumo di territorio, del ciclo dei rifiuti, dei consumi energetici, del rapporto con filiere produttive locali quali quelle del legno, dei prodotti agricoli, dei materiali edilizi in generale. Il contributo propone un approccio al problema sistemico e basato sull’attivazione di processi che possano mettere in relazione orizzonti economici diversi, quali quelli del risparmio atteso in termini energetici dei committenti e le esigenze degli operatori della manutenzione, riferiti a diversi soggetti del processo ipotizzando anche il ruolo degli operatori pubblici e del sistema del credito. In questo orizzonte la definizione di processi di controllo e gestione della qualità di tutto il processo, dalla progettazione all’esecuzione, dalla produzione di materiali e componenti alla gestione degli impianti, diviene essenziale come essenziale diviene la formazione. L’uso e il mantenimento del patrimonio immobiliare divengono, infine, elementi essenziali anche per le dinamiche economiche cui possono contribuire.
2015
9788896713419
MUTAMENTI NELLA COMPOSIZIONE DELL’ARTIGIANATO
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