Ad oltre dieci anni dalla Convenzione Europea del Paesaggio (2000) il principio di “conservazione dinamica”, ovvero di cura di usa di tutto il paesaggio, è rimasto largamente incompiuto nell’effettiva programmazione e attuazione della pianificazione territoriale. I temi paesaggistici stentano ancora oggi a passare dallo stato di enunciati teorici, su cui esiste ormai un di uso consenso, a quello di pratiche efficacemente implementate nei processi di sviluppo. In particolare, fatica ad a ermarsi la via prospettata dalla Convenzione che riguarda l’avvio di politiche intrecciate di conservazione, gestione e piani cazione, e cacemente integrate nelle pratiche di governo e sviluppo. A favore dell’integrazione del paesaggio entro le politiche di go- verno del territorio non vi sono solo ragioni di necessità che di- scendono dal riconoscere il paesaggio come bene comune, ma anche di opportunità; è infatti riconosciuta la potenzialità del paesaggio, inteso perciò nella sua multifunzionalità, sia come indicato- re di sviluppo sostenibile, sia come mezzo per raggiungerlo. Obiettivo della “conservazione dinamica” dovrebbe essere la creazione di un nuovo paesaggio inteso, oltre che nella sua qualità estetica e culturale, come insieme di principi etici e valori sociali condivisi da consolidare e valorizzare nei processi di sviluppo dei territori. Oggi nel nostro paese questo obiettivo è reso ancor più necessario dalla scarsa e cacia delle politiche e dei progetti di trasformazio- ne del territorio e del paesaggio - basti pensare alla vulnerabilità dell’assetto idrogeologico - ed anche dalla crisi economica globale, senza precedenti per velocità e gravità, che rimanda alla necessità di ripensare modelli e paradigmi di sviluppo, dai quali potrebbero discendere forme innovative di tutela e valorizzazione attiva del paesaggio. È questa la prospettiva di cambiamento avviata in Trentino con la sperimentazione che qui si discute, svolta nel 2012 su richiesta del “Dipartimento Turismo, commercio e internazionalizzazione” della Provincia Autonoma di Trento (PAT), di applicazione della meto- dologia di Valutazione integrata territoriale (Vit) per supportare la programmazione delle attività commerciali e turistiche, in coerenza con i più recenti indirizzi di riforma in materia di servizi e in sintonia con la valorizzazione di quei valori paesaggistici e ambientali di portata eccezionale che caratterizzano il territorio provinciale.

Paesaggio e sviluppo territoriale in Trentino. Questioni e prospettive / Brunetta, Grazia - In: Progetti per il paesaggio. Libro in memoria di Attilia Peano / Voghera A.. - STAMPA. - Roma : INU Edizioni, 2015. - ISBN 9788876031342. - pp. 178-188

Paesaggio e sviluppo territoriale in Trentino. Questioni e prospettive

BRUNETTA, GRAZIA
2015

Abstract

Ad oltre dieci anni dalla Convenzione Europea del Paesaggio (2000) il principio di “conservazione dinamica”, ovvero di cura di usa di tutto il paesaggio, è rimasto largamente incompiuto nell’effettiva programmazione e attuazione della pianificazione territoriale. I temi paesaggistici stentano ancora oggi a passare dallo stato di enunciati teorici, su cui esiste ormai un di uso consenso, a quello di pratiche efficacemente implementate nei processi di sviluppo. In particolare, fatica ad a ermarsi la via prospettata dalla Convenzione che riguarda l’avvio di politiche intrecciate di conservazione, gestione e piani cazione, e cacemente integrate nelle pratiche di governo e sviluppo. A favore dell’integrazione del paesaggio entro le politiche di go- verno del territorio non vi sono solo ragioni di necessità che di- scendono dal riconoscere il paesaggio come bene comune, ma anche di opportunità; è infatti riconosciuta la potenzialità del paesaggio, inteso perciò nella sua multifunzionalità, sia come indicato- re di sviluppo sostenibile, sia come mezzo per raggiungerlo. Obiettivo della “conservazione dinamica” dovrebbe essere la creazione di un nuovo paesaggio inteso, oltre che nella sua qualità estetica e culturale, come insieme di principi etici e valori sociali condivisi da consolidare e valorizzare nei processi di sviluppo dei territori. Oggi nel nostro paese questo obiettivo è reso ancor più necessario dalla scarsa e cacia delle politiche e dei progetti di trasformazio- ne del territorio e del paesaggio - basti pensare alla vulnerabilità dell’assetto idrogeologico - ed anche dalla crisi economica globale, senza precedenti per velocità e gravità, che rimanda alla necessità di ripensare modelli e paradigmi di sviluppo, dai quali potrebbero discendere forme innovative di tutela e valorizzazione attiva del paesaggio. È questa la prospettiva di cambiamento avviata in Trentino con la sperimentazione che qui si discute, svolta nel 2012 su richiesta del “Dipartimento Turismo, commercio e internazionalizzazione” della Provincia Autonoma di Trento (PAT), di applicazione della meto- dologia di Valutazione integrata territoriale (Vit) per supportare la programmazione delle attività commerciali e turistiche, in coerenza con i più recenti indirizzi di riforma in materia di servizi e in sintonia con la valorizzazione di quei valori paesaggistici e ambientali di portata eccezionale che caratterizzano il territorio provinciale.
2015
9788876031342
Progetti per il paesaggio. Libro in memoria di Attilia Peano
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