L'immagine dell'Italia nelle riviste di architettura inglesi (1830-1870)

L’obiettivo della mia ricerca di dottorato è stato lo studio dell’immagine dell’Italia così come tracciata dai periodici d’architettura vittoriani, veicoli mediatici che più hanno rappresentato la complessa società ottocentesca inglese. Il lavoro è stato condotto attraverso un articolato spoglio delle riviste che interessano dieci titoli nell'arco di quarant'anni: all'interno di una mole considerevole di articoli, trafiletti e illustrazioni è stato possibile delineare il rapporto tra Italia e Inghilterra. I quattro decenni scelti come arco cronologico vanno dalla nascita dei primi architectural periodicals a partire dagli anni trenta dell’Ottocento, sino al 1870, data individuata come termine per indicare il periodo di profonde trasformazioni che cambiano l’ambiente professionale e la società inglese. L’anno coincide, inoltre, con il completamento dell’unificazione del Regno d’Italia e l’apertura del tunnel del Frejus: tali eventi mutano il Paese intero e la percezione che gli inglesi hanno del patrimonio culturale di quest’ultimo. Lo spoglio delle testate d’architettura permette allo sguardo del ricercatore di svariare su diversi temi, ma soprattutto concede un punto di vista ancora poco esplorato. I periodici inglesi nascono in un complesso contesto poggiando le proprie fondamenta sull'associazionismo vittoriano, espressione della nascente classe professionale di architetti. Si è quindi esaminato questo ambiente eterogeneo studiando gli scritti inglesi, i corrispondenti italiani, i loro contributi e i loro rapporti con il panorama inglese, cercando, in ultimo, di capire se le riviste oggetto di studio fossero lette in Italia. L’immagine che affiora è dunque un complesso ritratto del Paese descritto dai corrispondenti inglesi, in cui, alla classica rappresentazione del patrimonio architettonico italiano decadente e in rovina, si affiancano ammodernamenti e infrastrutture del nuovo Regno d’Italia.