Sempre più calcolo e progetto sembrano aver sostituito tattica e strategia, mentre la guerra asserve tecniche e scienza in un viluppo di morte affondando la politica dei cittadini. Ma qualcuno degli addetti ai lavori - Scienziate e scienziati contro la guerra - rilutta, si organizza e denuncia con la forza della dimostrazione il programma di distruzione, tanto insensato quanto micidiale e criminale, di cui è principale responsabile la maggiore potenza imperiale del pianeta, ben spalleggiata peraltro dai suoi alleati europei. Questo libro fa seguito a Imbrogli di guerra; è la sua continuazione e il suo approfondimento risultando il frutto di un convegno intenso e appassionato (Torino, Politecnico, 22 e 23 giugno 2000) che ha visto il confronto stringente di studiose e studiosi di varie discipline, dalle scienze naturali alla storia e all'ingegneria, dalla sociologia alla matematica e alla medicina. Esso mantiene intatto il suo contenuto d'informazione ponderata anche e soprattutto dopo il ricambio al vertice di Belgrado. Se la guerra è la sospensione del diritto, le nuove guerre tendono a rendere indefinita e permanente la situazione di squilibrio politico impedendo la libertà di comunicazione e di controllo, devastando progressivamente e irrimediabilmente l'ambiente e asservendo l'economia e lo sviluppo delle relazioni umane alla logica militare di dominio planetario.

Contro le nuove guerre / Zucchetti, Massimo; D'Orsi, A.; Salio, N.; Barone, G.; Marenco, F.; Martocchia, A.; Valente, A.; Peyretti, E.; Drago, A.; Grzetic, I.; Saric Tanaskovic, M.; Pona, C.; Giannardi, C.; Dominici, D.; Cristaldi, M.; Lazovic, Natasa; Di Fazio, A.; Baracca, A.; Polcaro, F.; Vasapollo, L.; Iannuzzelli, F.; Gualdron, L.; Delle Donne, M.. - STAMPA. - (2000), pp. 1-286.

Contro le nuove guerre

ZUCCHETTI, MASSIMO;LAZOVIC, Natasa;
2000

Abstract

Sempre più calcolo e progetto sembrano aver sostituito tattica e strategia, mentre la guerra asserve tecniche e scienza in un viluppo di morte affondando la politica dei cittadini. Ma qualcuno degli addetti ai lavori - Scienziate e scienziati contro la guerra - rilutta, si organizza e denuncia con la forza della dimostrazione il programma di distruzione, tanto insensato quanto micidiale e criminale, di cui è principale responsabile la maggiore potenza imperiale del pianeta, ben spalleggiata peraltro dai suoi alleati europei. Questo libro fa seguito a Imbrogli di guerra; è la sua continuazione e il suo approfondimento risultando il frutto di un convegno intenso e appassionato (Torino, Politecnico, 22 e 23 giugno 2000) che ha visto il confronto stringente di studiose e studiosi di varie discipline, dalle scienze naturali alla storia e all'ingegneria, dalla sociologia alla matematica e alla medicina. Esso mantiene intatto il suo contenuto d'informazione ponderata anche e soprattutto dopo il ricambio al vertice di Belgrado. Se la guerra è la sospensione del diritto, le nuove guerre tendono a rendere indefinita e permanente la situazione di squilibrio politico impedendo la libertà di comunicazione e di controllo, devastando progressivamente e irrimediabilmente l'ambiente e asservendo l'economia e lo sviluppo delle relazioni umane alla logica militare di dominio planetario.
2000
88-86973-25-X
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2630426
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo