Il progetto culturale della Tendenza, che negli anni Sessanta e Settanta aveva prodotto un generoso tentativo di rifondazione disciplinare e che ha certamente depositato fondamentali acquisizioni nella cultura architettonica internazionale, risulta da lungo tempo estraneo alle dinamiche prevalenti nel mondo dell’architettura, perché portatore di istanze e propositi che per molti versi, nei due passati decenni, sono apparsi anacronistici. Eppure, nei progetti e negli scritti della Tendenza riposano alcune questioni di estremo interesse e di potenziale attualità, come ad esempio la necessità di un nesso tra teoria dell’architettura e progetto, la ricerca del fondamento urbano delle scelte progettuali, il contenimento dell’arbitrarietà dei linguaggi dell’architettura ecc ... La riflessione intende non tanto fare luce sulle ragioni storiche della marginalizzazione della Tendenza, quanto, soprattutto, individuarne e svilupparne le valenze ancora operabili. E da ciò il sottotitolo: c’è qualcosa di nuovamente attuale nel progetto culturale della Tendenza? Inoltre, intende dedicare una specifica riflessione a quanto fu fatto dalla scuola di Pescara e nella scuola di Pescara, dove hanno operato molti dei principali protagonisti della Tendenza. Questa iniziativa prende spunto dalla pubblicazione di alcuni libri, che divengono occasione per l’articolazione del dibattitotra cui la raccolta di riflessioni sul pensiero e sull’opera di Grassi – con una rilevante sezione dedicata a Pescara e con scritti degli allievi pescaresi di Grassi –, curato da Silvia Malcovati. Tre sono le questioni concettuali principali intorno alle quali istruire il dibattito: la questione dell’autonomia dell’architettura, uno dei pilastri concettuali principali della Tendenza, messa poi in crisi da procedure operative nelle quali la disciplina appare molto più eteronoma; la questione dell’anonimato della scrittura architettonica, praticata da gran parte degli architetti della Tendenza e totalmente sovvertita, in seguito, dalla cifra molto autografica delle archistar; la questione delle ragioni contestuali delle scelte progettuali, poi abbandonate da manufatti sempre più autoreferenziali.
“Il libro di storia dell’architettura accanto al tecnigrafo”. Riflessioni sull’attualità del progetto culturale della Tendenza / Malcovati, Silvia - In: Letture incrociate. C’è qualcosa di nuovamente attuale nel progetto culturale della Tendenza? / Federico Bilò. - STAMPA. - Roma : Gangemi, 2015. - ISBN 978-88-492-3113-7. - pp. 56-64
“Il libro di storia dell’architettura accanto al tecnigrafo”. Riflessioni sull’attualità del progetto culturale della Tendenza
MALCOVATI, SILVIA
2015
Abstract
Il progetto culturale della Tendenza, che negli anni Sessanta e Settanta aveva prodotto un generoso tentativo di rifondazione disciplinare e che ha certamente depositato fondamentali acquisizioni nella cultura architettonica internazionale, risulta da lungo tempo estraneo alle dinamiche prevalenti nel mondo dell’architettura, perché portatore di istanze e propositi che per molti versi, nei due passati decenni, sono apparsi anacronistici. Eppure, nei progetti e negli scritti della Tendenza riposano alcune questioni di estremo interesse e di potenziale attualità, come ad esempio la necessità di un nesso tra teoria dell’architettura e progetto, la ricerca del fondamento urbano delle scelte progettuali, il contenimento dell’arbitrarietà dei linguaggi dell’architettura ecc ... La riflessione intende non tanto fare luce sulle ragioni storiche della marginalizzazione della Tendenza, quanto, soprattutto, individuarne e svilupparne le valenze ancora operabili. E da ciò il sottotitolo: c’è qualcosa di nuovamente attuale nel progetto culturale della Tendenza? Inoltre, intende dedicare una specifica riflessione a quanto fu fatto dalla scuola di Pescara e nella scuola di Pescara, dove hanno operato molti dei principali protagonisti della Tendenza. Questa iniziativa prende spunto dalla pubblicazione di alcuni libri, che divengono occasione per l’articolazione del dibattitotra cui la raccolta di riflessioni sul pensiero e sull’opera di Grassi – con una rilevante sezione dedicata a Pescara e con scritti degli allievi pescaresi di Grassi –, curato da Silvia Malcovati. Tre sono le questioni concettuali principali intorno alle quali istruire il dibattito: la questione dell’autonomia dell’architettura, uno dei pilastri concettuali principali della Tendenza, messa poi in crisi da procedure operative nelle quali la disciplina appare molto più eteronoma; la questione dell’anonimato della scrittura architettonica, praticata da gran parte degli architetti della Tendenza e totalmente sovvertita, in seguito, dalla cifra molto autografica delle archistar; la questione delle ragioni contestuali delle scelte progettuali, poi abbandonate da manufatti sempre più autoreferenziali.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2630392
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