La proposta per la valorizzazione degli spazi aperti centrali della città di Cassino interpreta il tema della riqualificazione urbana in un’ottica inclusiva, fisica e simbolica, capace di consolidare o creare nuovi scenari spaziali e sociali, delineando o rafforzando connessioni morfologiche, funzionali, visive e percettive – nonché storico-culturali – tra alcuni principali poli di riferimento urbano. In questa ottica si è trattato, preliminarmente, di ristabilire relazioni - oggi in parte perdute - non solo fra gli attuali vuoti del tessuto edificato, ma anche fra la città nuova e le pendici collinari dell’abbazia di Montecassino, del colle Janulo e la Rocca, luoghi principali d’identità socio-culturale e paesistico-ambientale dell’intera struttura insediativa. Scopo primario e filosofia del progetto è stato infatti il recupero di un più diretto legame fra elementi naturali e artificiali, infiltrando nei vuoti della città costruita giardini, passeggiate, piccoli parchi – ovvero modalità di occupazione evolutive e flessibili – adiacenti o sovrapposti, talvolta ibridati, ai luoghi storicamente più rappresentativi, permanenti e duraturi. Attraverso un’ampia pedonalizzazione dell’area d’intervento, associata da un lato alla realizzazione di parcheggi interrati, dall’altro all’incremento degli spazi verdi, di sosta e socializzazione, la proposta integra declinazioni differenti dello spazio pubblico urbano, in grado di esaltare vocazioni attuali e potenziali dei diversi luoghi di progetto. Così accanto ai regolari lastricati della piazza civica (la piazza A. De Gasperi) e dei sagrati riproposti per le due principali chiese della città (Sant’Antonio e la Chiesa Madre) si inseriscono la grande piazza-parco A. Labriola, come dispostivo relazionale teso a ricucire frammenti urbani diversi, e - nelle aree perimetrali - i “giardini tematici”, vere e proprie zone di soglia, capaci di accogliere e stimolare usi diversi nello spazio e nel tempo.
Concorso di progettazione: Lo spazio e la città. Il centro della città luogo dell'identità urbana: idee per il recupero e la riconnessione di un sistema di piazze. Comune di Cassino / Gregory, Paola; P., Vecchio. - (2004).
Concorso di progettazione: Lo spazio e la città. Il centro della città luogo dell'identità urbana: idee per il recupero e la riconnessione di un sistema di piazze. Comune di Cassino
GREGORY, PAOLA;
2004
Abstract
La proposta per la valorizzazione degli spazi aperti centrali della città di Cassino interpreta il tema della riqualificazione urbana in un’ottica inclusiva, fisica e simbolica, capace di consolidare o creare nuovi scenari spaziali e sociali, delineando o rafforzando connessioni morfologiche, funzionali, visive e percettive – nonché storico-culturali – tra alcuni principali poli di riferimento urbano. In questa ottica si è trattato, preliminarmente, di ristabilire relazioni - oggi in parte perdute - non solo fra gli attuali vuoti del tessuto edificato, ma anche fra la città nuova e le pendici collinari dell’abbazia di Montecassino, del colle Janulo e la Rocca, luoghi principali d’identità socio-culturale e paesistico-ambientale dell’intera struttura insediativa. Scopo primario e filosofia del progetto è stato infatti il recupero di un più diretto legame fra elementi naturali e artificiali, infiltrando nei vuoti della città costruita giardini, passeggiate, piccoli parchi – ovvero modalità di occupazione evolutive e flessibili – adiacenti o sovrapposti, talvolta ibridati, ai luoghi storicamente più rappresentativi, permanenti e duraturi. Attraverso un’ampia pedonalizzazione dell’area d’intervento, associata da un lato alla realizzazione di parcheggi interrati, dall’altro all’incremento degli spazi verdi, di sosta e socializzazione, la proposta integra declinazioni differenti dello spazio pubblico urbano, in grado di esaltare vocazioni attuali e potenziali dei diversi luoghi di progetto. Così accanto ai regolari lastricati della piazza civica (la piazza A. De Gasperi) e dei sagrati riproposti per le due principali chiese della città (Sant’Antonio e la Chiesa Madre) si inseriscono la grande piazza-parco A. Labriola, come dispostivo relazionale teso a ricucire frammenti urbani diversi, e - nelle aree perimetrali - i “giardini tematici”, vere e proprie zone di soglia, capaci di accogliere e stimolare usi diversi nello spazio e nel tempo.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2617136
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