Il volume si confronta con la pervasività del mondo digitale e con le implicazioni dell’impiego delle tecnologie digitali di informazione e comunicazione nel fare e nel raccontare la storia. L’integrazione di sistemi GIS, di modelli 3D e di piattaforme digitali nel mondo della ricerca, dei musei e della formazione incide particolarmente nel modo di parlare di storia della città, perché ha reso possibile visualizzare complessi processi storici e inserirli nei contesti spaziali. Raccontare e mostrare le dinamiche storiche che negli anni hanno cambiato o anche solo immaginato di cambiare le città, rendere comprensibili i processi storici di progettazione e costruzione dell’architettura, provare a trasformare gli esiti di una ricerca per pochi in una risorsa culturale per tutti, gestire informazioni numerose e complesse e aprirle all’implementazione con nuovi dati: sono queste le sfide esplorate dal volume. I contributi sono organizzati in capitoli (critica, ricerca, musei, insegnamento, strumenti) che presentano una disamina esaustiva della Digital History nell’ambito degli studi sulle città, che va dagli aspetti teorici di apprezzamento delle potenzialità degli strumenti digitali o di diffidenza verso alcune implicazioni, alle ricadute nel mondo della ricerca storica, dei musei e dell’insegnamento accademico, fino alla presentazione di alcuni strumenti tra i più diffusi. I casi trattati mostrano come l’uso di questi strumenti stia cambiando non solo la divulgazione ma anche il modo di “fare storia”. Alcune testimonianze consentono inoltre di misurare l’impatto inedito che consegue la visualizzazione e la identificazione nello spazio delle informazioni.

Digital Urban History. Telling the History of the City in the Age of the ICT Revolution / Tamborrino, Rosa Rita Maria. - STAMPA. - (2014).

Digital Urban History. Telling the History of the City in the Age of the ICT Revolution

TAMBORRINO, Rosa Rita Maria
2014

Abstract

Il volume si confronta con la pervasività del mondo digitale e con le implicazioni dell’impiego delle tecnologie digitali di informazione e comunicazione nel fare e nel raccontare la storia. L’integrazione di sistemi GIS, di modelli 3D e di piattaforme digitali nel mondo della ricerca, dei musei e della formazione incide particolarmente nel modo di parlare di storia della città, perché ha reso possibile visualizzare complessi processi storici e inserirli nei contesti spaziali. Raccontare e mostrare le dinamiche storiche che negli anni hanno cambiato o anche solo immaginato di cambiare le città, rendere comprensibili i processi storici di progettazione e costruzione dell’architettura, provare a trasformare gli esiti di una ricerca per pochi in una risorsa culturale per tutti, gestire informazioni numerose e complesse e aprirle all’implementazione con nuovi dati: sono queste le sfide esplorate dal volume. I contributi sono organizzati in capitoli (critica, ricerca, musei, insegnamento, strumenti) che presentano una disamina esaustiva della Digital History nell’ambito degli studi sulle città, che va dagli aspetti teorici di apprezzamento delle potenzialità degli strumenti digitali o di diffidenza verso alcune implicazioni, alle ricadute nel mondo della ricerca storica, dei musei e dell’insegnamento accademico, fino alla presentazione di alcuni strumenti tra i più diffusi. I casi trattati mostrano come l’uso di questi strumenti stia cambiando non solo la divulgazione ma anche il modo di “fare storia”. Alcune testimonianze consentono inoltre di misurare l’impatto inedito che consegue la visualizzazione e la identificazione nello spazio delle informazioni.
2014
9788883681288
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