Il saggio documenta alcuni convegni dedicati all’architettura in montagna che si svolgono a Bardonecchia nel dopoguerra, mettendo in luce come la discussione intorno ai convegni costituisca uno snodo critico di grande interesse in quel periodo di discontinuità storica. Si dimostra come le questioni che vi vengono affrontate travalichino la specificità dei luoghi rivelando temi eloquenti degli sviluppi del dibattito sul moderno in Piemonte in quegli anni. I protagonisti del dibattito, tra cui Carlo Mollino, spesso anche artefici di opere realizzate in quel contesto, mettono in discussione eredità culturali recenti e antiche con punte di grande intensità. Tali riflessioni muovono da un ambito geografico e culturale molto specifico, e tuttavia esso comporta aspetti nodali, di piccola e grande scala, che spingono ad affrontare la dimensione dell’ambiente e del paesaggio. Il saggio ne ricerca le connessioni con il dibattito su questi temi in Italia e in particolare a Torino, facendo emergere altri incontri e mettendo in relazione tali ambiti con gli sviluppi dell’architettura Neoliberty e con gli inizi di Roberto Gabetti, estensore dei resoconti dei convegni.
I convegni di architettura montana a Bardonecchia, Roberto Gabetti e la questione del moderno nel Piemonte del dopoguerra / Tamborrino, Rosa Rita Maria - In: Architettura e paesaggi della villeggiatura in Italia tra Otto e Novecento / Mangone F., Belli G., Tampieri M. G.. - STAMPA. - Milano : FRANCO ANGELI, 2015. - ISBN 9788891707499. - pp. 137-157
I convegni di architettura montana a Bardonecchia, Roberto Gabetti e la questione del moderno nel Piemonte del dopoguerra
TAMBORRINO, Rosa Rita Maria
2015
Abstract
Il saggio documenta alcuni convegni dedicati all’architettura in montagna che si svolgono a Bardonecchia nel dopoguerra, mettendo in luce come la discussione intorno ai convegni costituisca uno snodo critico di grande interesse in quel periodo di discontinuità storica. Si dimostra come le questioni che vi vengono affrontate travalichino la specificità dei luoghi rivelando temi eloquenti degli sviluppi del dibattito sul moderno in Piemonte in quegli anni. I protagonisti del dibattito, tra cui Carlo Mollino, spesso anche artefici di opere realizzate in quel contesto, mettono in discussione eredità culturali recenti e antiche con punte di grande intensità. Tali riflessioni muovono da un ambito geografico e culturale molto specifico, e tuttavia esso comporta aspetti nodali, di piccola e grande scala, che spingono ad affrontare la dimensione dell’ambiente e del paesaggio. Il saggio ne ricerca le connessioni con il dibattito su questi temi in Italia e in particolare a Torino, facendo emergere altri incontri e mettendo in relazione tali ambiti con gli sviluppi dell’architettura Neoliberty e con gli inizi di Roberto Gabetti, estensore dei resoconti dei convegni.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2592600
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