Il tema centrale è l’innovazione di involucro, con riferimento particolare alle tecnologie attive volte al risparmio energetico e - più nello specifico - applicate all’involucro per il controllo microclimatico indoor, in termini anche di qualità architettonica. In particolare, si studia l’applicazione in architettura di un “nuovo” materiale, l’acqua, indagando l’innovazione di involucro trasparente e non solo. Partendo da una riflessione che individua l’elemento di chiusura dell’edificio come frontiera di ricerca applicata nella logica di un atteggiamento energicamente consapevole, si è affrontata una sperimentazione relativa ad un componente tecnologico di involucro (costituito da un serramento nel quale l’intercapedine dei vetri “ospita” l’acqua) e si confronta con alcune declinazioni di significato relative al concetto di innovazione tecnologica in architettura. La sperimentazione è il motore della tesi e riguarda un sistema di chiusura trasparente in cui l’acqua è un elemento tecnico-prestazionale che si intende proporre anche nelle sue ricadute formali. L’attività sperimentale si è concretizzata attraverso il rapporto con l’operatività di alcune imprese del settore. E’ stata particolarmente significativa la collaborazione con una azienda locale specializzata nella progettazione e costruzione di facciate continue, interessata ad inserire nella sua produzione un nuovo sistema di involucro edilizio e disposta ad avviare un percorso sperimentale di costruzione di un prototipo del componente tecnologico denominato: Water in Glass. La sperimentazione ha inizialmente tenuto conto dei risultati ottenuti dalle ricerche di uno spin-off spagnolo (Intelliglass, Madrid - partner con il quale era già stata avviata una collaborazione), nell’ipotesi di trasferire sul territorio italiano le innovazioni tecnologiche messe a punto nel laboratorio madrileno. L’ottica è stata quella non di un meccanico adattamento ad un contesto differente – sia geograficamente che culturalmente -, quanto di un affinamento e implementazione di quanto prodotto dallo spin-off. Il percorso di ricerca ha riguardato quindi le potenzialità di adattamento al contesto economico, climatico, produttivo e culturale italiano ed è stato portato avanti in un team multidisciplinare.
water in glass: innovazione di involucro / Ariolfo, Ilaria. - (2014).
water in glass: innovazione di involucro
ARIOLFO, ILARIA
2014
Abstract
Il tema centrale è l’innovazione di involucro, con riferimento particolare alle tecnologie attive volte al risparmio energetico e - più nello specifico - applicate all’involucro per il controllo microclimatico indoor, in termini anche di qualità architettonica. In particolare, si studia l’applicazione in architettura di un “nuovo” materiale, l’acqua, indagando l’innovazione di involucro trasparente e non solo. Partendo da una riflessione che individua l’elemento di chiusura dell’edificio come frontiera di ricerca applicata nella logica di un atteggiamento energicamente consapevole, si è affrontata una sperimentazione relativa ad un componente tecnologico di involucro (costituito da un serramento nel quale l’intercapedine dei vetri “ospita” l’acqua) e si confronta con alcune declinazioni di significato relative al concetto di innovazione tecnologica in architettura. La sperimentazione è il motore della tesi e riguarda un sistema di chiusura trasparente in cui l’acqua è un elemento tecnico-prestazionale che si intende proporre anche nelle sue ricadute formali. L’attività sperimentale si è concretizzata attraverso il rapporto con l’operatività di alcune imprese del settore. E’ stata particolarmente significativa la collaborazione con una azienda locale specializzata nella progettazione e costruzione di facciate continue, interessata ad inserire nella sua produzione un nuovo sistema di involucro edilizio e disposta ad avviare un percorso sperimentale di costruzione di un prototipo del componente tecnologico denominato: Water in Glass. La sperimentazione ha inizialmente tenuto conto dei risultati ottenuti dalle ricerche di uno spin-off spagnolo (Intelliglass, Madrid - partner con il quale era già stata avviata una collaborazione), nell’ipotesi di trasferire sul territorio italiano le innovazioni tecnologiche messe a punto nel laboratorio madrileno. L’ottica è stata quella non di un meccanico adattamento ad un contesto differente – sia geograficamente che culturalmente -, quanto di un affinamento e implementazione di quanto prodotto dallo spin-off. Il percorso di ricerca ha riguardato quindi le potenzialità di adattamento al contesto economico, climatico, produttivo e culturale italiano ed è stato portato avanti in un team multidisciplinare.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2574159
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