La discussione filosofica sul nuovo realismo, che ha alimentato negli ultimi anni in Italia un ampio dibattito, non solo disciplinare, ha suscitato anche tra gli architetti alcuni interrogativi che riguardano, da un lato, il rapporto tra il mondo delle idee e il mondo degli oggetti fisici e più concretamente tra teoria e pratica dell’architettura e, dall’altro, il ruolo degli architetti e delle opere realizzate rispetto alla elaborazione del pensiero filosofico e speculativo. A questi interrogativi si è cercato di dare risposta in alcuni convegni, svoltisi tra Torino e Napoli nel 2012 e nel 2013, e per non perdere di vista il contatto con la realtà costruita dell’architettura, si è deciso di affiancare alla discussione teorica anche una mostra, con l’obiettivo di affrontare la questione del rapporto tra architettura e realismo anche sul piano delle opere realizzate. In particolare sono state individuate due questioni come il filo rosso che unisce nelle discussioni e nelle realizzazioni architettoniche degli ultimi trent’anni esperienze diverse, nel tempo e nello spazio, in una tensione comune verso la realtà: il rapporto con la città e il rapporto con la storia e la tradizione dell’architettura. A partire da queste due questioni il campo di indagine per questa mostra si è ristretto a tre generazioni di architetti, che poi corrispondono a tre fasi di costruzione della città, e a tre città europee con un impianto storicamente definito e consolidato che ha rappresentato una realtà concreta «inemendabile» con cui i progetti si sono confrontati. Le città scelte sono Amsterdam, Barcellona e Berlino, a cui si sono poi aggiunte come casi-studio, sui quali avviare una riflessione, le città ospiti della mostra, Torino e Napoli. Inoltre, per affrontare direttamente la questione del rapporto tra teoria e pratica dell’architettura, agli architetti sono state rivolte dieci domande, che cercano di mettere in relazione il dibattito filosofico sul nuovo realismo con la questione dell’architettura della città e più in generale aprono un confronto tra la discussione storico-critica e i progetti realizzati, tra la teoria e gli esempi.
Nuovo realismo e architettura della città/New realism and architecture of the city / Malcovati, Silvia; Suriano, S.; Caja, M.. - STAMPA. - (2013), pp. 1-500.
Nuovo realismo e architettura della città/New realism and architecture of the city
MALCOVATI, SILVIA;
2013
Abstract
La discussione filosofica sul nuovo realismo, che ha alimentato negli ultimi anni in Italia un ampio dibattito, non solo disciplinare, ha suscitato anche tra gli architetti alcuni interrogativi che riguardano, da un lato, il rapporto tra il mondo delle idee e il mondo degli oggetti fisici e più concretamente tra teoria e pratica dell’architettura e, dall’altro, il ruolo degli architetti e delle opere realizzate rispetto alla elaborazione del pensiero filosofico e speculativo. A questi interrogativi si è cercato di dare risposta in alcuni convegni, svoltisi tra Torino e Napoli nel 2012 e nel 2013, e per non perdere di vista il contatto con la realtà costruita dell’architettura, si è deciso di affiancare alla discussione teorica anche una mostra, con l’obiettivo di affrontare la questione del rapporto tra architettura e realismo anche sul piano delle opere realizzate. In particolare sono state individuate due questioni come il filo rosso che unisce nelle discussioni e nelle realizzazioni architettoniche degli ultimi trent’anni esperienze diverse, nel tempo e nello spazio, in una tensione comune verso la realtà: il rapporto con la città e il rapporto con la storia e la tradizione dell’architettura. A partire da queste due questioni il campo di indagine per questa mostra si è ristretto a tre generazioni di architetti, che poi corrispondono a tre fasi di costruzione della città, e a tre città europee con un impianto storicamente definito e consolidato che ha rappresentato una realtà concreta «inemendabile» con cui i progetti si sono confrontati. Le città scelte sono Amsterdam, Barcellona e Berlino, a cui si sono poi aggiunte come casi-studio, sui quali avviare una riflessione, le città ospiti della mostra, Torino e Napoli. Inoltre, per affrontare direttamente la questione del rapporto tra teoria e pratica dell’architettura, agli architetti sono state rivolte dieci domande, che cercano di mettere in relazione il dibattito filosofico sul nuovo realismo con la questione dell’architettura della città e più in generale aprono un confronto tra la discussione storico-critica e i progetti realizzati, tra la teoria e gli esempi.File | Dimensione | Formato | |
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