Teatro del mondo

L’11 novembre 1979 fa la sua apparizione davanti alla Punta della Dogana, nel Bacino di San Marco a Venezia, una curiosa imbarcazione: una chiatta galleggiante per il trasporto lagunare, l’Argentino, che supporta una costruzione in assi di legno dipinte di giallo e di celeste, con un tetto aguzzo in lamiera e una sfera di rame con una banderuola sulla cuspide. Si tratta del "Teatro del Mondo" di Aldo Rossi, realizzato per la Biennale di Venezia 1979-1980, in collaborazione tra i settori Architettura e Teatro – Direttore del settore Teatro era Maurizio Scaparro e del settore Architettura, alla prima edizione, Paolo Portoghesi –, in occasione della Mostra "Venezia e lo spazio scenico" (Venezia, Palazzo Grassi, 6 ottobre - 4 novembre 1979). Per dieci giorni, dall’11 al 21 novembre, il teatro galleggiante resterà ancorato alla Punta della Dogana e, come recita un comunicato stampa del 26 ottobre 1979, “vi si svolgeranno performance e interventi” e poi, dal 28 gennaio al 19 febbraio 1980, sarà sede di una piccola stagione teatrale, parte integrante del programma del primo “Carnevale del Teatro”. L’ideazione e la realizzazione di questo progetto sono frutto di una eccezionale stagione culturale, che vede teatro e architettura confrontarsi insieme in una ricerca sul rapporto tra realtà e finzione, storia e immaginazione, in cui il teatro esce nella città e l’architettura della città si fa teatro di un “Carnevale” che è metafora della vita.