Se l’incontro tra un docente e uno studente presuppone sempre un oggetto da cui partire, il lavoro e l’opera del docente stesso, il suo punto di vista sull’architettura e sulla realtà, sono uno stimolo essenziale. Senza questo contatto diretto è difficile che gli studenti possano affrontare positivamente il complesso e spesso frustrante percorso del progetto e amare l’architettura come mestiere, senza confonderla con un semplice gesto creativo o artistico. E, nello stesso tempo, senza un terreno di confronto diretto e aperto, sarà molto difficile che un professore possa esprimere al meglio le proprie specifiche attitudini, e insieme anche i propri dubbi, per stimolare curiosità e entusiasmo nei propri allievi. È questo il senso che attribuisco alla scelta di Costantino Patestos di pubblicare un libro con i propri progetti di architettura, elaborati e disegnati nel corso di circa vent’anni e non realizzati, e il senso, forse, dell’attesa del titolo: attesa di essere costruiti, certamente, ma anche di essere messi in discussione.

Per essere architetti ci vuole un maestro. Note sull’idea composizione negli scritti e nei progetti di Costantino Patestos / Malcovati, Silvia. - STAMPA. - (2013), pp. 7-13.

Per essere architetti ci vuole un maestro. Note sull’idea composizione negli scritti e nei progetti di Costantino Patestos.

MALCOVATI, SILVIA
2013

Abstract

Se l’incontro tra un docente e uno studente presuppone sempre un oggetto da cui partire, il lavoro e l’opera del docente stesso, il suo punto di vista sull’architettura e sulla realtà, sono uno stimolo essenziale. Senza questo contatto diretto è difficile che gli studenti possano affrontare positivamente il complesso e spesso frustrante percorso del progetto e amare l’architettura come mestiere, senza confonderla con un semplice gesto creativo o artistico. E, nello stesso tempo, senza un terreno di confronto diretto e aperto, sarà molto difficile che un professore possa esprimere al meglio le proprie specifiche attitudini, e insieme anche i propri dubbi, per stimolare curiosità e entusiasmo nei propri allievi. È questo il senso che attribuisco alla scelta di Costantino Patestos di pubblicare un libro con i propri progetti di architettura, elaborati e disegnati nel corso di circa vent’anni e non realizzati, e il senso, forse, dell’attesa del titolo: attesa di essere costruiti, certamente, ma anche di essere messi in discussione.
2013
9788870431711
Costantino Patestos. Architetture in attesa. Scritti, progetti e un edificio.
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