Per insediarsi e convivere stabilmente le società umane organizzano e controllano lo spazio. Devono cioè distribuire le attività e gli edifici che le accolgono, distinguere i luoghi destinati alle attività private da quelli destinati alle attività comuni, consentire gli spostamenti, regolamentare la costruzione di edifici e infrastrutture. Da sempre lo strumento usato per l’organizzazione e il controllo dello spazio è il piano. La pianificazione spaziale è dunque il sapere tecnico che elabora gli strumenti e le modalità di configurazione dello spazio: modelli insediativi, piani, parametri e regole d’uso del suolo, progetti. Il governo del territorio – espressione che dal 2001 ha sostituito il termine “urbanistica” nella Costituzione italiana – è il processo decisionale col quale il potere politico assegna i diritti d’uso e di trasformazione del suolo, servendosi della pianificazione spaziale. In un tempo d’incertezza e, per molti aspetti, di crisi della cultura della pianificazione spaziale, accademica e professionale, questo manuale mette in evidenza le ragioni e le funzioni sociali, economiche e istituzionali dei piani e dei sistemi di governo del territorio, e ne descrive criticamente caratteri e contenuti attraverso l’esame di casi italiani e stranieri, antichi e recenti. Il manuale è articolato in quattro parti. Con un termine tradizionale, le prime due potrebbero definirsi “fondamenti” perché trattano le questioni su cui si fondano il governo del territorio e la pianificazione spaziale. La terza parte affronta i temi e i metodi tecnici della pianificazione spaziale; la quarta le forme istituzionali e le pratiche di governo del territorio a diverse scale.
Governo del territorio e pianificazione spaziale / Gaeta, L.; JANIN RIVOLIN YOCCOZ, Umberto; Mazza, L.. - STAMPA. - (2013), pp. 1-581.
Governo del territorio e pianificazione spaziale
JANIN RIVOLIN YOCCOZ, Umberto;
2013
Abstract
Per insediarsi e convivere stabilmente le società umane organizzano e controllano lo spazio. Devono cioè distribuire le attività e gli edifici che le accolgono, distinguere i luoghi destinati alle attività private da quelli destinati alle attività comuni, consentire gli spostamenti, regolamentare la costruzione di edifici e infrastrutture. Da sempre lo strumento usato per l’organizzazione e il controllo dello spazio è il piano. La pianificazione spaziale è dunque il sapere tecnico che elabora gli strumenti e le modalità di configurazione dello spazio: modelli insediativi, piani, parametri e regole d’uso del suolo, progetti. Il governo del territorio – espressione che dal 2001 ha sostituito il termine “urbanistica” nella Costituzione italiana – è il processo decisionale col quale il potere politico assegna i diritti d’uso e di trasformazione del suolo, servendosi della pianificazione spaziale. In un tempo d’incertezza e, per molti aspetti, di crisi della cultura della pianificazione spaziale, accademica e professionale, questo manuale mette in evidenza le ragioni e le funzioni sociali, economiche e istituzionali dei piani e dei sistemi di governo del territorio, e ne descrive criticamente caratteri e contenuti attraverso l’esame di casi italiani e stranieri, antichi e recenti. Il manuale è articolato in quattro parti. Con un termine tradizionale, le prime due potrebbero definirsi “fondamenti” perché trattano le questioni su cui si fondano il governo del territorio e la pianificazione spaziale. La terza parte affronta i temi e i metodi tecnici della pianificazione spaziale; la quarta le forme istituzionali e le pratiche di governo del territorio a diverse scale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2509288
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